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l’uomo preistorico 335

popoli tutt’altro che antichi. In America, per esempio, saranno preistoriche le popolazioni che vissero prima della scoperta di Colombo. Nella Nuova Zelanda poi.... sono quasi preistorici i con temporanei di Napoleone. Capite? I nostri preistorici sono invece antichissimi, anteriori agli Etruschi; ma ci lasciarono tali documenti, che ormai se ne può fare anche un pochino la storia. Si sa di certo, per esempio, che abitavano appunto le caverne. Erano esse le loro case, i loro focolari, ove riuniti in famiglie, quegli uomini primitivi s’ammannivano i pasti, fabbricavano le armi e gli utensili domestici. Non è punto un caso raro perciò che s’incontrino nelle caverne le tracce di quegli antichi abitatori; anzi, molte caverne in Italia, in Francia, da per tutto, diedero in tanta copia reliquie di umana industria ai musei d’archeologia preistorica, che ormai si conoscono i costumi, si ricorrono le vicende d’intere nazioni, di cui la storia non ricorda neppure il nome. Ma, come dissi, la è cosa da pigliarsi adagio, con molta serietà, con un genere di erudizione difficile e che non è forse ancora alla vostra portata. Vi basti intanto il sapere che anche la buca del Corno offrì il suo piccolo contributo alla storia dei tempi preistorici; carboni spenti, indizio di mense primitive; ossa lavorate, e fin un frammento di un coltello di selce, e un rozzo coccio, il tutto mescolato a un terriccio nerastro e grasso, che si poteva proprio dire la spazzatura di quella casa veramente primitiva. Ma io presi ben poca parte a quelle ricerche. Mi sentivo un certo malessere, che andava crescendo e mi aveva alla fine soggiogato, annichilato. Quel pediluvio forzato entro la caverna m’aveva messo la febbre addosso».

«Bella imprudenza!» sclamò una delle mamme.

«Bisognava dirmelo quando stavo per cacciarmi in quel bagno. Forse se ci avessi pensato.... Ma guai se ogni volta che si deve mettere un piede nell’acqua, o esporsi a un po’ di brezza, si pensasse che è possibile buscarsi un’infreddatura! Allora bisognerebbe veramente provvedersi di una bella campana di vetro, e starvi rannicchiati per sempre».

«Ma non conveniva al certo», ripigliò l’interlocutrice, «pigliarsi la febbre per dar la caccia ai pipistrelli».

«Sarei più scusabile, n’è vero? se mi fossi esposto a prendere la terzana, passando una giornata fitto nel fango di una palude per prendere un beccaccino, come fanno tant’altri, che si danno l’aria di conquistatori e d’eroi. Ma che volete? Imprudenza per imprudenza, strapazzo per istrapazzo, gusto per gusto, amo me-