Pagina:Stowe - Il fiore di maggio, 1853.djvu/17

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va le matasse di lana alle vecchie dame, o cavava le macchie oleose dalle loro vesti, faceva mazzolini di fiori e cianfrusaglie per le ragazze; pescava trotte il sabato dopo il meriggio; e la domenica discuteva tesi di teologia; e tuttociò con generale soddisfazione. In fine ovunque il brillante giovinotto si fosse presentato, era rícolmo di gentilezze e di riguardi; simile a vittorioso guerriero che traesi dietro conquiso ogni cuore ribelle.

Ma ciò che diffuse, come lampo, la sua riputazione in tutto avevato il paese, fu l’istoria d’un fantasma, ch’ei solo segreto di raccontare in modo, come dicesi volgarmente, di far venire la pelle d’oca. Quando alla fine d’una lunga serata d’inverno, James, dopo aver narrato la sua ultima istoria di fantasma, scompariva destramente dalla sala, avresti potuto leggere, sulla severa figura del padron di casa, ordinariamente vecchio, le profonde impressioni prodotte dal nostro eroe; avresti potuto udire quel buon’uomo nell’eccesso dell’ammirazione sclamare: Quel diavolo di James coi suoi racconti incredibili, come ti sbalordisce! È strano! veramente strano!

L’umore leggero ed impetuoso di James sembrava apparentemente in disaccordo colla direzione d’una scuola. Inoltre la sua organizzazione partecipava siffattamente di quella d’un fanciullo spensierato e maligno, che gli sarebbe stato quasi impossibile di mostrarsi rigoroso alle disubbedienze ed insubbordinazioni dei giovani scolari affidati alle sue cure. Quando scorgeva che l’animo di quei ragazzi bolliva d’impazienza, o di pungeva la smania di far qualche mariuoleria, sentivasi dal fondo del cuore attratto a farsi piuttosto loro com-