Pagina:Tacito - Opere storiche, 1822, vol. 1.djvu/301

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294 DEGLI ANNALI

crone, sempre da qualche potente; e perchè? per non tollerare le loro scelleratezze. Quando passasse questi pochi dì che Tiberio può vivere, come scamperebbe dal giovane che succede? Se natura del dominare aveva mutato e guasto Tiberio di tanta sperienza, come poteasi aspettar meglio di C. Cesare, fanciullo, ignorante, scorretto, alle mani di Macrone? il quale eletto a spegner Seiano, come più tristo di lui, travaglia la repubblica più tristamente. Antivedeva servitù più crudele; però fuggiva i mali presenti e soprastanti.„ Così quasi profetò e svenossi; quanto egli ben facesse, per le cose che seguirono, apparirà. Albucilla si dette piano: il senato la incarcerò. De’ mezzani alle sue libidini, Grasidio Sacerdo, seduto pretore, fu portato in isola, Ponzio Fregellano raso del senato; Lelio Balbo ebbe l’uno e l’altro con applauso; essendo parso dicitor sanguinolento contro gl’innocenti.

XLIX. In quei giorni Sesto Papinio, di famiglia consolare, si diede morte subita e laida, gittatosi da alto. Dicevasi, perchè la madre, già rimandata, l’aveva con carezze lascive indotto a cosa che non seppe sgabellarsene che con la morte. Ella ne fu accusata in senato, gittossi alle ginocchia de’ Padri, e molto durò a dire del suo fiero dolore di cotal caso e della compassionevole donnesca fragilitade; nondimeno fu sbandita dalla città per dieci anni; intanto a quell’altro figliuol minore sarebbe passato il furor giovenile1.

  1. Facezia tanto più bella, quanto in questo autor più rare, più forse per la gravità della storia che per sua natura; essendo i sali, e’ parlari urbani propri de’ grandi ingegni. La