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132 P. II. AR. XI. DIGRESSIONE SOPRA IL FREDDO.

re uniformemente. Lo stesso dimostrano le figure de’ vapori gelati fulle vetriate, che somigliano alle rose della Neve, le figure della quale parimenti portano le impressioni de’ Sali, i quali sempre, come fi sa, affettano una figura regolare. Finalmente attesta il Ramazzini, portando l’esperienza d’un peritissimo Chimico ( Ephem. Mut. 1694), essersi estratto datl’acqua purissima di Neve quantità di vero nitro di color fosco, di gusto acre, folgorante alla siamma, ec. Lo stesso Autore attefta il copiose nitro dell’aria di quell’anno, portato dai. venti del Nord: e così fu nell’asciutto e freddo Verno 1779- Giammai i Salnitrieri raccolsero tanta quantità di Salpetra come in quest’anno .

Si obbietta di nuovo, che collo spirito più ardente, nei maggiori calori della State, fi forma in momenti del gelo: obbietto spezioso del pari che vano. Sì sa, che il flogistico ha la più grande affinità cogli acidi; che tutri gli spiriti ardenti contengono un Sal acido; onde l’acido che contiene l’aria, è forse dovuto al flogistico sparso nella medefima: legafi principalmente il. flogistico coll’acido nitroso; ecco il secreto di quella sorprendente congelazione . Il lodato Sig. Herckenroth tiene, che il principio del freddo sia un alcali; e che quest’alcali sia il medefimo che quello dello. spirito di vino, dell’etere, ec. Atlcali, o acido che sia, mi basta che ci entri il magistero de’ sali, come tutto ce ne convince.

Il gelo artifiziale si forma, come è noto, col Sale, ma non semplicemente . Col mescolare sale in masla, con neve e ghiaccio in masla, fi ottiene solo un debol grado di freddo . Il sommo grada di freddo fi ottiene col mescolare nel ghiaccio pesto gli spiriti di Sale, o le acque forti:

con questa mezzo il Sig. Braunio giunse a congelare il mercurio ( Comment.

Petropol. T. V.).. Ma lo spirito sesso di sale non giunge a produrre fred»

do, se non scioglie la neve in modo che se ne formi come um terzo liquore

e perciò gli olj, se bene sciolgano la neve, non producono alcun grado di freddo, perchè non fi mescolano. In fatti fi richiede la foluzione della neve, o del ghiaccio per produr freddo, e generare dell’altro:

ghiaccio . Il che pare indizio manifesto, che generatore del gelo sia ua elemento volatile e spiritoso, che passa dal ghiaccio, che fi scioglie per la sua uscita, in quello che fi forma per la sua entrata; o pure chiama ed assorbe il fuoco dal liquore che fi gela,. in quello che fi scioglie. Nè per altro mezzo so concepire che fi formi la neve e!a grandine nell’Atmosfera, fe non perchè concorrono. di cotali. spiriti in tal quantità da investire un tratto di vapori coadunati in una nuvola, e o ne vuotano il fuoco, a ne costipana gradatamente le- molecule; ed in ciò può aver parte il fuoco istesso de’ lampi e de’ fulmini, e il. caldo estivo, che sviluppi questi elementi in altri tratti vicini alla nuvola, come fi adopra il per scioglier la neve, a formar più presto. il gelo artifiziale 1.


La
  1. Nel T. IV. degli Mtii Elveticè, l’Acitot del Terinomdetto: Gaiversele, sofietità appresso poco con questi argomenti qui sopra accennati:,» che il Caldo ed il Freddo sono » due materie sottili, opposte!’ una al!’ altra, nell’Atmosfera» d’un’egual mole e caduta che fanno giornalmente sopra la Terca uno de* principali gibchi della nmuta: ch’ella