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144 PAR. II. ART. XII. MISURA DELLA PIOGGIA.

ostante non v è cosa che appaghi . Col principio dunque del circolo del Perigeo, ho fatto più attenzione ai Novennj.

Hannofi dunque 8 Novennj completi, i quali fi ragguagliano nella quantità della pioggia prossimamente, il secondo solamente andando fuori della regola per esservi caduti alcuni anni grandemente asciutti . In que=fta terza Edizione ho potuto aggiugnere il sesto, settimo, ed ottavo Novennio; il sesto, a cagione de due stemperatislimi anni 1770, 1772, fi

ritroya un poco eccedente, ma non gran fatto;ze ciò nulla nuoce alla re=.

gola, provenendo dall’aumento di umido in questi anni vicini, notato nell’articolo precedente: poichè il medio dei primi 27 anni è di pollici 33,632; ed il medio dei 27 anni prossimi fi trova di pollici 37, 797:

ciò, dico, nulla osta, perchè proviene da altra grande cagione . Qualunque sia l’ottavo, alquanto scarso, somiglia al secondo; e vi può esser un cir»

colo o ritorno dopo 54 anni, dopo tre cicli del Saros ( di cui dopo ).

In oltre, omettendo sempre un anno, ho disposto altre serie successive di Novennj di quattro l’una, e sono in tutti al numero di 37. Dalla somma di tutti prendendo un Novennio medio, fi trova di 310;col qua»

le confrontando questi z7 Novennj, se ne trova 8, la differenza de’ quali dal medio, non dà un pollice di differenza per anno; 16 che non differi= scono a ragguaglio annuo per 2 pollici: 24 che non differiscono di 3 pol»

lici: differenza in vero pochissimo considerabile, e da non curarsi, quanto spetta alla sua influenza sopra le stagioni, sopra i terreni, e i prodotti della terra. Nel misurare solamente l’acqua piovana in capo all’anno vi può esser un errore più forte .

Per illustrare questo punto, che mi sembra degno della considerazione di tutti, esibisco qui un altro riscontro nella misura della pioggia caduta in Parigi, come fi trova registrata nelle Memorie dall’Accademia, dall’anno 1699 fino al 1752: nel qual periodo abbiamo 6 Novennj, tre maggiotri, e tre minori, da ambe le parti quasi eguali: e prendendo il Novennio

medio, che è di p. 152. 6. nè pur qui fi trova maggior differenza an- ‘

nua, che arrivi ai tre pollici. La misura media annua di Parigi risulta di poll. 16. l. 11.

Comunque sia la cosa, io propongo la mia osservazione, di cui non pretesi di formare una regola . Si vedrà però, che dalla medesima non fi scostano molto i venti, e i numeri de’ giorni piovosi. In queste cose fisiche non fi deve aspettar mai un’esattezza matematica: basta una certa approssimazione; della quale, quando arrivi a certi limiti vicini, dobbiamo contentarci.

Risulta un corollario economico che è questo: per ragguagliare più al giusto che sia possibile il prodotto di una campagna, fi deve calcolar l’entrata di un Novennio . Coinunemente fi usa il decennio. Ma se i prodotti della terra dipendono principalmente dal Sole, dalle pioggie, dai venti, fi vede , che è da preferire il Novennio . Vedete l’articolo qui dopo sul ritoru0 delle siagioni, e delle annate stravaganti per l’umido, per il secco, per il fraddo, ec. Vedrete, che ritornano a capo di 8 in 9 anni, colla rivoluzione dell’Apogeo lunare, non solo le stagioni fimili, ma quasi le giornate, e le burrasche.


Misu-