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PART. II. ART. I. DELL’USO DELLE OSSERVAZIONI EC. 71

le. varie stagioni, e i loro effetti in particolare sopra. i prodotti della rerra, e sulla salubrità»:

Ma questi sono puri fatti: l’Osservatore e l Istorico li raccoglie: tocca al Fisico il combinarli, altrimenti restano sterili e infruttuasi . Quindi la doglianza, che con tanta mole di Osservazioni Meteorologiche non. siasi ancora ritrovata alcuna regola delle stagioni . Perciò mi sono ingegnato, e almeno ho tentato, coll’esame delle osservazioni del Sig. March. Poleni, © di molte altre, oltre le proprie, di trarne qualche frutto, come di fatto parmi di aver ottenuto. con dei risultati, che porgono fondamento a delle discrete conghietture.: .

Prima però di venire all’esposizione di questo esame, è buono pregare i benigni Lettori a riflettere, come fi può formare delle conghietture sulle cose incerte,. mancando anche i principj così detti a priori, per le cause; valendosi solamente delle osservazioni. . Î

Egli è da presumere, dice Jacopo Bernoulli nella Parte IV. dell Arte di conghietturare, che qualunque cosa deve accadere, o non accadere, in tali e tali casi, secondo che in circostanze simili siasi trovata accaduta, o non accaduta per il passato . Se per esempio siasi trovato coll’esperiu n= za, che in 300 Uomini dell’età, e della ‘complellione, di cui ora è TiZio , 200 sono estinti avanti un decennio, e che gli altri 100 sono so»

pravvisluti; fi può inferire il doppio di probabilità, che Tizio dentro 10 anni pagherà il debito alla natura più tosto, che sia per passar questo termine . Così se uno avra. veduto molte volte due persone a giuocate, e notato quante volte questa, o quella abbia guadagnato, potrà conghiet= turare, quanto sia più probabile che questa, o quella guadagni la presenTe partita»

Per dimoaldirar poi, quanto fi possa accostare ai veri termini, dentro i quali sta la probabilità, immaginò il Bernoulli questo suo famoso Proble»= ma». Fingafi, esser poste in un’urna, senza saputa, 3 mille palle bianche, e 2 mille nere; e che uno voglia ‘esplorare il rapporto di questi due numeri a forza di estrazioni, cavando una palla, e poi riponendola, e seguitando così a cavare col notar solamente quante volte esca palla bianca e quante nera; ‘onde si abbia una data proporzione tra il numero dell’ eftrazioni bianche, e il numero dell’estrazioni nere: fi cerca, se ciò si possa fare tante volte, che fi renda 10, 100,1000 volte e più probabile, cioè al fine moralmente certo, che la proporzione vera tra i due numeri delle palle bianche, e nere nell’urna, sia quel!a indicata dalle estrazioni . E colla soluzione del Problema ritrova, che con 25550 estrazioni fi rende più di mille volte verisimile il rapporto trovato; più di 10 mille volte, se l’estrazioni fieno 31258; più di 100 mille volte, se l’estrazioni saranno 36966, e così in infinito, aggiungendo sempre al precedente numero quest’altro 5708. Dal che poi cava questo evidente corollario, che se venissero continuate le Osservazioni di tutti gli avvenimenti per tutta T’eternità, la probabilità in fine degenerando in perfetta certezza, tutto al mondo fi troverebbe succedere con legge costante, senza eccettuare le cofe più fortuite e casuali: il che è fuor di dubbio nel mondo Fisico, tutto


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