Pagina:Torriani - La cartella n. 4, Cesena, Gargano, 1880.djvu/126

Da Wikisource.
122 i morti parlano.


E s’informava se quelle macchine potessero ripetere un discorso dopo un dato tempo... dopo un mese... dopo un anno...

— Sì, potevano ripeterlo dopo un tempo infinito, purchè non venisse toccato il foglio di stagnola su cui era rimasta l’impressione della voce, mediante le oscillazioni inflitte al piccolo perno....

Tobie non comprendeva nulla delle spiegazioni; ma la sua gioia era al colmo. Batteva le mani, saltava, rideva come un pazzo. Pareva che quella scoperta lo toccasse ne’ suoi interessi più vitali; che l’avessero fatta esclusivamente per lui.

Quando il teatro fu deserto, egli s’introdusse sul palcoscenico, e passò parte della notte a far girare il manubrio dei fonografi, ad ascoltarli ripetere le parole che erano state dette nella serata, a dirne di nuove ed a farle ridire. E così continuò per tutte le notti finchè dura-