Pagina:Tozzi - Con gli occhi chiusi, Milano, 1919.djvu/56

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dolo fermo con le zampe; per roderlo meglio.

Pietro non era ancora calmo quando scorse Ghìsola.

Era divenuta una giovinetta. I suoi occhi neri sembravano due olive che si riconoscono subito nella rama, perchè sono le più belle; quasi magra, aveva le labbra sottili.

Egli si sentì esaltare: ella camminava adagio smuovendo un poco la testa, i cui capelli nerissimi, lisciati con l’olio, erano pettinati in modo diverso da tutte le altre volte.

Cercò di smettere il suo sorriso, abbassando il volto; ma rallentò il passo, come se fosse indecisa a voler dissimulare qualche segreto. Egli ne ebbe un dispiacere vivo, e le mosse incontro, come quando più ragazzi, per farle un dispetto oppure per raccontarle qualche cosa, con la voglia d’offenderla.

Come s’era imbellita da che non l’aveva più veduta!

Notò, con gelosia, un nastro rosso tra i suoi capelli, le scarpe lustre di sugna e un vestito bigio quasi nuovo; e fece un sospiro.

Ma ella, così risentita che non gli parve nè meno possibile, gli gridò:

— Vada via, c’è suo padre. Non mi s’avvicini.

Egli, invece, continuò ad andarle incon-