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Autore in evidenza
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Publio Terenzio Afro (latino: Publius Terentius Afer; Cartagine, 185 a.C. circa – 159 a.C.) è stato un commediografo latino.

Autore di sei commedie, tutte pervenuteci integralmente, proseguì l'opera del suo predecessore Plauto rifacendosi ai modelli della Commedia Nuova greca.

Favorì la contaminatio nei suoi testi, apportando notevoli modifiche alle trame di riferimento. Deve principalemmente la sua fortuna alle doti naturali per le recitazione, poiché condusse una vita travagliata dalla condizione di schiavo, poi affrancato, e breve, morendo miseramente all'età di soli 26 anni, probabilmente, in una tragedia del mare.



Invito alla lettura
Invito alla lettura
Adelchi sconfitto da Carlo Magno, decide l'esilio.
Adelchi, tragedia scritta da Alessandro Manzoni, pubblicata nel 1822, narra le vicende dell'omonimo figlio di Desiderio, re dei Longobardi, nel periodo della caduta del suo regno tra il 772 e il 774, ad opera di Carlo Magno. Il destino infausto trascina in rovina anche la sorella del giovane principe, Ermengarda, rifiutata come sposa, per ragioni politiche, dal re dei franchi. La tragica sorte dei protagonisti pone le basi per il primo sviluppo della Divina Provvidenza, il fulcro tematico de I promessi sposi.

Nel coro, che comincia con i versi divenuti famosi, Manzoni descrive la tragica fine della dolce e fragile Ermengarda, incapace di sopportare il suo crudele destino...

parsa le trecce morbide
su l’affannoso petto,
lenta le palme, e rorida
di morte il bianco aspetto,
giace la pia, col tremolo
sguardo cercando il ciel


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Dietro le quinte
Dietro le quinte

Antico teatro greco
L'Orchestra, (gr. ὀρχήστρα), era uno spazio piano, certamente livellato e circolare con al centro un altare (gr. θυμέλη, thimele), attorno al quale si radunava per assistere alla celebrazione, il pubblico, θέατρον (theatron, teatro, da θεᾶσθαι, vedere). Gli attori recitavano davanti la Skenè (gr. σχηνή), l'edificio scenico, che originariamente aveva una funzione pratica, permettendo agli attori di prepararsi senza essere visti. Due avancorpi laterali, i paraskenia (gr. παρασχήνια), contenevano il proscenio (gr. προσχήνιον), un palco in legno profondo pochi metri e leggermente rialzato rispetto all'orchestra, su cui si muovevano gli attori. Due corridoi laterali, i parodos (gr. πάροδος) permettevano l'ingresso del pubblico sulle gradinate (gr. κοίλον, koilon), divise in ordini dai διαζώματα (diazomata, pianerottoli, che correvano lungo tutto il semicerchio), e dalle σκάλες (skales, i gradini che conducevano ai vari livelli). I posti riservati alle autorità (religiosi e cittadini illustri) erano i προεδρία (proedria), situati a livello dell'orchestra nel zone più centrali.


Teatro del giorno
Teatro del giorno


Salamina


—V secolo a.C.

L'influenza dell'epica omerica ha prodotto a Cipro usanze molto raffinate come i complessi riti funebri, visibili nelle raffigurazioni delle tombe regali e una tradizione teatrale documentata da questi resti in ottimo stato di conservazione.



Rilettura del mese
Rilettura del mese

Le rane di Aristofane
(trad. di B.e P. Rositini,1545)


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