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lina sostenuta la prima dagli Orsini perchè favorevole, come ognun sa, alla causa della S. Sede, e l’altra dai Colonnesi, furono gli Orsini finalmente costretti a partire da Roma nell’anno 1010, per cui si divisero parte nella Francia, ove più non esistono, ed ivi uniti al sangue regio furono Cancellieri del Regno, Conti di S. Paolo, e Signori di Armentiers, parte in Germania ove ancora fioriscono col cognome di Orsini Rosemberg, castello di Boemia, e col titolo di conti del S. R. I. Dalla famiglia che restò in Roma uscirono sette rami secondo il sentimento de’ migliori cronologisti, il più illustre dei quali derivò da Giovanni figlio di Orso Orsini, da cui discesero quindi i personaggi più celebri e più distinti, cioè Matteo il Grande senatore di Roma, Giovanni Gaetano, che fu Papa nel 1272. col nome di Niccolò III, e Raimondello di Balzo Principe di Taranto, non che Raimondo Duca di Amalfi, e Principe di Salerno. Il ramo però dei due ultimi è oggimai estinto. Così pure non esistono più le linee dei Conti di Pitigliano, e dei Signori di Monte-rotondo derivati da Orso Orsini oriundo per incognita generazione di Rinaldo Orsini fratello del suddetto Pontefice. Dal ramo finalmente dei signori d’Alba, e Principi dell’Aquila vennero i Duchi di Bracciano che Pio IV. con diploma dei 9. Ottobre 1560, come si disse eresse in Ducato, e fin da quell’anno cominciarono gli Orsini ad assistere al Soglio Pontificio, mentre il capo della famiglia Colonna già dall’anno 1503. godeva quest’onore. Questo ramo degli Orsini di Bracciano ha superato tutti gli altri, per essere stato massime nel secolo XVI. del pari con í Sovrani, i quali non isdegnarono di unirglisi con vincoli strettissimi di parentela per mezzo di Napoleone Orsini fratello del suddetto Pontefice Niccolò III, di cui meglio tornerà conto parlare e con più precisione nella genealogia di questo ramo. Molti uomini sommi hanno scritto di questa illustre famiglia, ma niuno meglio del nostro Muratori ha indagata la vera origine della medesima nella dissertazionė 42.ª dell’origine dei cognomi (tom. II. part.II. pag. 266. ) Ricca dunque e potente come era quella rispettabilissima casa non le fu certo difficile di fabbricare ne’ tempi a lei più favorevoli e felici dei forti per sostenersi, e far fronte alle micidiali sanguinose fazioni, che sovente era costretta vedersi alle spalle o per essere da lei promosse, oppure da quelle del pari ricche e potenti come appunto la Colonnese. Quasi in tutti i feudi che furono sotto il loro dominio fabbricarono gli Orsini magnifici palazzi, che servivano ancora di ritirata nelle lotte che sostenevano. Testimonj di tal potenza sono la rocca di Suriano, luogo un tempo di delizie di quella casa, in oggi dei principi Albani, il palazzo della Mentana, del già distrutto Monterano, di Viano, e perfino di Magliano, Pecorareccio antico paese, ma in oggi assai miserabile. In Trevignano però non vi costruirono alcuna fabbrica per la loro