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     96Le mura attorno d’artificio miro
Forma un soave e lucido Berillo;
Passa pel dolce oriental Zafiro
Nell’ampio albergo il dì puro e tranquillo:
Ma il letto d’oro, in cui l’estremo giro
Si chiude contra a Febo, apre il vessillo:
Per varie pietre il pavimento ameno
Di mirabil pittura adorna il seno.

     97Mille e mille color forman le porte
Di gemme, e di sì vivi intagli chiare,
Che tutte altre opre sarian roze e morte
Da far di sè Natura vergognare.
Nell’una è sculta l’infelice sorte
Del vecchio Celio, e in vista irato pare
Suo figlio, e con la falce adunca sembra
Tagliar del padre le feconde membra.

     98Ivi la terra con distesi ammanti
Par ch’ogni goccia di quel sangue accoglia,
Onde nate le furie e i fier Giganti
Di sparger sangue in vista mostran voglia.
D’un seme stesso in diversi sembianti
Paion le ninfe uscite senza spoglia,
Pur come snelle cacciatrice in selva
Gir saettando or una, or altra belva.