Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/404

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     E dei complessi Egeria
     36Del pio Numa si piacque.

Cesse a Vulcano Venere,
     Sebben dalla sonante
     Incude a lei conducasi
     40Con orma zoppicante.

Misura hanno dissimile
     I versi miei, pur vedi
     Ben giugnersi all’eroico
     44Quel ch’è minor di piedi.

E me, quantunque minimo,
     Tu pur, mia vita, accetta,
     E leggi quai ti piacciono
     48Dal tuo guancial mi detta.

Non ti sarò d’infamia,
     Nè l’esserti lontano
     Gioia ti fia, nè debito
     52L’amor coprir d’arcano.

I dolci carmi ammendino
     Il censo disuguale;
     Molte per essi chieggonmi
     56D’aver vita immortale.

Tra lor v’ha chi s’appropria
     Ciò che per te fu detto;
     Da tal che non dariasi
     60Chè ciò fosse in effetto?