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Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/60

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suscettiva di piacevole trattazione, a questa pensiamo fermarci col presente articolo.

Una grande differenza tra gli antichi e i moderni scrittori, come in molte altre cose, così ci ha pur nel citare. Onde questo? Forse perchè la buona fede fosse maggiore a quel vecchio tempo? Potrebbe darsi che fosse il vero anche questo, ma stimiamo più giusto l’attribuire la maggior copia di citazioni che si trovano nei moderni scrittori a due altri motivi. Primieramente il numero degli autori e dell’opere a dismisura cresciuto fa si che occorra nominatamènmente distinguere il dove sia da noi derivata tale o tal altra opinione o testimonianza, a non volere che i nostri lettori errino perduti in un mare interminabile di ricerche, quando non ci crediamo da tanto che ci si debba esser creduto sulla parola. In secondo luogo, l’indole dell’opere de’ moderni, tra per le cognizioni accresciute e il raffinamento sociale, domanda certa non so quale rigorosa precisione a cui non si credevano troppo strettamente obbligati gli antichi. Mi sono più volte fermato ad alcuni passi di storici greci e latini, di Erodoto innanzi a tutti, ne’ quali l’autore non si reca punto a coscienza di raccontare alcun fatto protestando apertamente di non voler avvalorarue l’autenticità con testimonianza veruna, sebbene potesse, e da altri intorno quel proposito stesso fosse stato tenuto contrario parere. Chi volesse farsi