Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/86

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ogni patto recarsi alla bara e aver sepoltura col marito ch’ella ha tanto amato ed atteso. Come vede per ultimo essergli apparecchiato un bel lo e ricco monumento, si il prega che voglia spezzarsi ed accoglierla, dacchè non può vivere dopo quel giorno.

Se queste nostre parole, e i brevi ritratti delle tre poesie che ci siamo studiati di presentare, invogliassero taluno a tentare una qualche raccolta di popolari canzoni, comincieremmo a stimare la compilazione del nostro giornale alquanto meno infruttuosa alle lettere di quello potesse sembrare finora, più che a verun altro, a noi stessi.

XII.

I RITRATTI.

In quanto si fa e si dice dagli uomini di un tempo e di una nazione ci hanno sempre, più o meno notabili, indizii proprii a quel dato tempo e a quella data nazione. Potrei pormi all’esame di oggetti molto minuti per trarne particolari argomenti a provare questa generale proposizione, ma mi contenterò dei ritratti, che quantunque non possano occupare il primato nel novero de’ monumenti rappresentanti la rivoluzione delle cose, non tengono nemmeno l’infimo grado. I ritratti adunque possono suggerirci