Pagina:Zola - Il paradiso delle signore - 1936 - Mondadori.pdf/596

Da Wikisource.

mazzoni


Dunque, presa dimora fissa in Lodi, e dileguatasi finalmente la nebbia, si cominciò a veder chiaro anche nelle nostre faccende; con la legna che il Coiz ci fe’ avere a credito, ci riscaldammo; col latte che un ottimo collega, professore di fisica, Gandini, ci procurava squisito, cominciammo a ingrassarci... Ma per arrivare a Lodi, quanti pensieri mai, se non mi avesse soccorso, con un’offerta amichevole, Ferdinando Martini!

Aveva accettato di tradurre, pel Popolo Romano, un romanzo di Emilio Zola, Au bonheur des dames, che vi sarebbe comparso, come quotidiana appendice, contemporaneamente alla prima edizione francese. Mi disse ch’egli sarebbe stato contento di assumermi a collaboratore: io avrei dovuto abbozzare la traduzione, lui avrebbe corretto e ripolito il lavoro. C’era una condizione tremenda; quella di mandargli da Lodi, ogni giorno, il manoscritto corrispondente ad almeno un foglio di stampa del testo, il quale avrei ricevuto in bozze di stampa e che avrei dovuto rimandargli col manoscritto giornaliero. In favor mio, la metà del compenso, e l’anticipazione d’essa metà. Accettai, gratissimo.

E cosí accadde, che, fra tavolini improvvisati, e a lume di candela, gran parte della notte e parecchie ore del giorno, io, aiutato ogni tanto da mia moglie mentre dovevo uscire di casa, mantenni il patto con scrupolo. Il Paradiso delle signore uscí in quelle appendici col nome del Martini.

Trascrivo ora due lettere di lui a me, le quali dimostreranno come avemmo a faticare, in fretta e furia, e senza possibilità di una pacata revisione. Io non ne rividi nemmeno la bozza in colonna.


[5 gennaio 1883]

Caro Mazzoni,

Un rigo in furia secondo il solito.

Le mando la 2ª parte del romanzo; e mi raccomando perché spedisca presto altre cartelle. Ognuno dei fogli stampati basta per un’appendice a mala pena; i nove, dunque, basteranno per otto giorni. Si può imaginare se sto sulle spine! Se ha qualcosa di fatto, mandi a Monsummano, fermo in posta; io sarò là il sei, e per conseguenza in tempo a spedire, perché la stampa possa


594