Pagina:Zola - Il paradiso delle signore - 1936 - Mondadori.pdf/598

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mazzoni

ne, e a correggere e a migliorare questa di pagina in pagina.

Non tardai ad accorgermi che in varii luoghi io avevo cercato di rendere italiano un testo francese alquanto diverso da quello che si legge nelle edizioni correnti, della «Bibliothèque Charpentier». Rammento che io e il Martini avemmo sott’occhio, di foglio in foglio non ancora piegati a pagine, le bozze di stampa con le correzioni autografe dello Zola: la sua energica scrittura aveva qua e là mutate, sul margine, voci e frasi intere. Nulla, per altro, di molto importante. Nel ritoccare ho badato, com’era dover mio, alla posteriore e definitiva volontà dell’autore.

Ma piú mi sono industriato di fare per rendere il testo, non quale avrebbe potuto renderlo, in altre condizioni, il Martini, ma almeno senza sviste d’interpretazione e tutto italiano davvero. Che il nome mio compaia ora nel frontespizio sotto quello di lui, maestro d’eleganze, lo reputo un giusto riconoscimento; ma piú lo stimo un onore impensato.

Guido Mazzoni

Firenze, 29 novembre 1934