Pagina:Otto mesi nel Gran Ciacco. Viaggio lungo il fiume Vermiglio di Giovanni Pelleschi.pdf/179

Da Wikisource.

da corrientes alla frontiera 173


«E questa sarà la sua immondizia per la sua colagione; ossia che la sua carne coli a guisa di bava, o che la carne rattenga la sua colagione; ciò è la sua immondizia.»

Agli interpreti il vero significato delle parole, chè io non vo’ dare in ciampanelle per troppo zelo.

Intanto tra quest’Indiani qua del Ciacco s’ignora tal piaga, o s’ignorava dove i Cristiani non la introdussero. E quantunque ciò potesse spiegarsi con dire che una malattia sparisce o si attenua una volta mietute le vittime che vi avevano predisposizione, nondimeno il fatto è quale io lo narro. Questa è la teoria scientifica, che parmi sostenuta dalla giovane scuola medica, e che sembrami in fin dei conti rientrare nella Teorica Darwiniana della selezione. E un altro fatto è, che là dove tal piaga esista, non risparmia gl’Indiani, mentre o risparmia o coglie con assai minore intensità l’Africano, come è in grado di dirvi ogni gaucho del campo, dove queste diverse stirpi presenti abbiano dato luogo all’osservazione. La quale io qui consegno, ad ammaestramento di quelli a cui per avventura fosse sfuggita e dai quali fosse ignorata.

Questi Indiani son nomadi, si sa, ma non basta; essi non costumano tenere animali domestici; quei pochi che hanno dei nostrani è una eccezione, che conferma la regola.

Gli uomini della Conquista furono già sorpresi dalla mancanza presso gl’Indiani di animali domestici, e il ripetersi del fatto in tutto il continente diè alla cosa un carattere, che da Roberston a Humboldt e all’ultimo dei viaggiatori, ha chiamato l’attenzione degli storici e dei filosofi.

In fatti, il nomadismo è esistito ed esiste ancora in Asia, eppure là furono e sono animali domestici, come il cavallo e il cammello. E i Lapponi, i Samojedi, i Ciutci e i peninsulari del Kamtschatka, nelle regioni artiche non hanno addomesticato la renna quelli, e il cane questi, che li attaccano alle loro slitte?

A chi attribuire questa indubbia inferiorità dei nomadi