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178 parte prima


La necessità fu la causa di cotesto Impero, non la snervatezza dei suoi abitanti.

In tutto il Perù, in tutto il declive occidentale delle Ande, in quasi tutto quello orientale e in Bolivia, non è possibile la vita, non solamente dell’uomo, ma nè anche degli altri animali senza l’agricoltura, e non è possibile questa senza l’irrigazione.

Ecco due fatti che obbligano l’uomo a fermarsi, ed associarsi, e quindi ad ordinarsi, costituirsi e formare successivamente arti, discipline, religione, governo. Il dispotismo non spiega niente. Popoli fieri e popoli imbelli lo hanno sofferto, lo soffrono e lo soffriranno senza costituirsi per ciò inferiori a popoli retti liberamente. Al contrario, nel Ciacco, nella Pampa, nel Brasile, in Nord-America, il suolo offre spontaneo le frutta degli alberi, le radici, i quadrupedi e i volatili, mentre i fiumi e le lagune danno pesce abbondante. Eccovi la necessità di unirsi e di costituirsi: eccovi popoli che probabilmente si faranno distruggere da altri, cui la necessità fece ottenere la civiltà e con questa le armi della vittoria, piuttosto che spontanei farsi schiavi del lavoro di cui non abbisognano. Eppure nella maggior parte di queste regioni il clima è benigno e spesso snervante più che nel Perù, nella Bolivia e nel Messico.

Ora figuriamoci che, o ragion di guerra o bisogno di espandersi, le due cause potentissime delle emigrazioni in massa, abbia spinto una gente nel territorio del Perù, e noi l’avremo di lì a poco, dopo cresciuta superiormente alle scarsissime risorse di quel poverissimo territorio, a domandare alla terra col lavoro quell’alimento di cui abbisogna e che non può cercare in altre parti dove vivono nemici numerosi, felici, più potenti.

Mi pare tanto certa questa genesi, da credere che, se gli storici avessero avuto cognizione delle condizioni fisiche necessarie di queste regioni, non avrebbero potuto adottarne al-