Pagina:Stowe - Il fiore di maggio, 1853.djvu/52

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suado, che innanzi tutto, Iddio sappia, meglio di noi ciò che ci abbisogni„.

Il nostro amico James parve allora chiamato a diventare il sostegno della famiglia, e il vegliardo sconsolato prese ad amarlo con quell’amore, di cui suo figlio era stato l’oggetto durante la sua vita: “James, gli disse un giorno, tu sai bene ch’io ti riguardo quasi come un mio figlio.

— Io ho lungamente nudrito questa speranza, disse James con tenero affetto.

— Ebbene riprese papà Tim, cesserai dal far la scuola; la vegnente settimana partirai pel collegio. Io ho abbastanza fortuna, per pagarvi un posto, purchè vi mostriate assiduo.„

James conosceva troppo il cuore di papà, Tim, per rifiutargli l’offerta. Sapeva che sarebbe una consolazione pel povero vecchio l’aggradirla. Ebbe bastante tatto per non confondersi in ringraziamenti, e proteste di riconoscenza, accontentandosi di accoglierne l’offerta, come cosa semplice affatto.

La vigilia della sua partenza ei disse a Grazia. “Noi ci siamo amendue ben cambiati, se pensiamo ai primi giorni della nostra amicizia; e, frattanto io parto, e rimarrò a lungo assente; ma io son certo...„

Sostò per metter ordine alle sue idee.

“Senza dubbio, disse Grazia, voi siete certo della sincerità di tutte le cose che voi desiderate dire, e che non potete dire.

— Grazie, disse James.„ Poi ridivenne pensieroso, e soggiunse:

“Che Dio m’ajuti. Io credo d’ayer bastevole risolu-