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Questa tu servi, e grazia
Dinnanzi a lei ritrova;
Se ciò non hai, qual merito
24Altro d’aver ti giova?
Or ella è vaga ed abile
Alle tenzon d’amore,
Invan non hassi a perdere
28De’ più begli anni il fiore.
Ella a te inganno tessere
Puote, quantunque astuto:
Mai d’ottener non restasi
32Ciò ch’è da due voluto.
Ma poi che meglio è il chiedere,
Men di rigor si chiede
Da noi, tu in cambio sperane
36All’opra ugual mercede.
libro ii, eleg. 17.
Chi inonorato il vivere
Stima ad Amor soggetto
Vorrà, fatto mio giudice,
4Ch’io senza onor sia detto.
Infame anco, se piacevi,
Purchè m’abbia seconda
Colei che Pafo e domina
8Citera esposta all’onda.