Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/65

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citare. E con che micidial precisione vi notano non che la persona, e il dove, e il quando ebbe a dirsi tale o tal altra cosa che viene loro in proposito di citare! E caso che non ricordassero il nome, par loro un nulla l’indugiarvi, fosse anche sotto un sole di a mezzo luglio, o nello scontro di tre o quattro venti, fin tanto che grattandosi il capo, pestando i piedi, rodendosi l’unghie, e facendo smorfie e visacci da torturati, venga loro trovato quel nome che dicono sempre di aver in punta alla lingua. Ed io pure gli ho in punta alla penna, i nomi di questi cotali; ma per non farvi dimorare oltre il dovere in questa lettura, ch’è forse per voi sole di luglio e vento di tramontana, contentatevi che io lasci vôta la carta, se pur non vogliate empirla voi stessi con quel nome che primo vi suggerirà la memoria.

X.

I GIORNALI.

Non basta dunque a ciascun giorno il suo male, come abbiamo nel più augusto de’ libri, ch’ egli conviene tollerare anche questa nuova malignità, non infusa nell’aria, ma ne’ cervelli di certi letterati che diconsi giornalisti; e la quale non in grandini, in folgori, in uracani, ma si ri-