Pagina:Prose e poesie (Carrer) IV.djvu/83

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ballatetta italiana di non rimanere dimenticata con quelle altre molte che certo composte vennero al tempo antico.

La Divina Commedia però, come s’è detto, cantavasi per le strade, e non ha guari l’eroiche ottave del Tasso eccheggiavano sulle nostre lagune. Ma tutto questo poco meno che a caso, e senza che nulla fosse dato derivare da ciò intorno all’indole e al costume particolare di tale o tal altra provincia o stagione. Converrebbe pertanto ritogliere alla ruggine onde furono ricoperte dal tempo e dall’ignoranza molte popolari canzoni, e ciò dietro alcuni principii di critica, talvolta generali a tutta la penisola, tal altra riferibili ad una qualche parte di essa soltanto. Molte di queste canzoni furono trasportate da uno ad altro dialetto, e raffazzonate più assai che tradotte. Sicché egli sarebbe prima da indagare a qual provincia appartenessero propriamente a principio, e quindi quali fossero intrusioni originarie della traduzione a cui soggiacquero, quali introdotte senza proposito alcuno dalla ignoranza delle diverse età, per le quali si propagarono fino a’di nostri. Ricerche sarebbero queste non disgiunte da molta storica utilità, e alle quali indarno vorrebbe porsi chi a molto gusto letterario molta conoscenza non accoppiasse della diversità che ci corre fra le varie provincie italiane, e della storia, e della topografia di ciascuna di esse.