Amori (Savioli)/Dedica di Bodoni a Savioli
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Amori | I - A Venere | ► |
ALL’ INSIGNE, COLTISSIMO
SIGNOR CONTE
LUDOVICO VITTORIO
SAVIOLI
SENATOR BOLOGNESE
ec. ec.
giambatista bodoni
Quando furono, Eccellentissimo Signore, per la prima volta pubblicate, molti anni sono, le vostre Canzonette amorose, ogni gentile cultor delle Muse fu preso dalla loro maravigliosa bellezza. La Fama le ha ravvivate e diffuse nella lingua delle altre nazioni; e maggiore anche tra noi si è fatto il desiderio di possederle. Alla leggiadria delle immagini, ed alla felicità dell’ingegno vostro, deve l’Italico Parnasso il vanto di avere il suo Ovidio, ma più robusto nello stile, e più candido nel costume. Se ora co’ miei tipi riproduco gli elegantissimi vostri versi, non è già perché loro si aggiunga qualche abbellimento esteriore, chè niuno varrebbe ad abbellire le Grazie, ma bensì perchè ne torni pregio all’arte mia, nella quale mi sono adoperato di emulare la semplicità e l’eleganza che scorgesi nelle opere migliori della natura. Con quella benignità, cui l’animo avete naturalmente temprato, degnatevi d’accogliere questo tenue argomento del mio distinto ossequio, e della mia ingenua e rispettosa venerazione.