Piangea Corinna, e da' begli occhi fuore

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Scipione Caetano

Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura III. Il pianto Intestazione 1 agosto 2022 100% Da definire

Quel vago sen, che di sua mano Amore Alor che immerso in tenebrosi errori
Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Scipione Caetano
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III

IL PIANTO

     Piangea Corinna, e da’ begli occhi fuore,
onde par ch’ogni petto arda e sfaville,
con nova arte d’amor fiamme e scintille
uscian converse in lagrimoso umore.
     E pietosa negli atti e nel colore,
sugger mi fe’ l’insidiose stille,
e fûr le finte in lagrime faville
refrigerio a la bocca e foco al core.
     Facea vago parer piú che non suole
quell’umor di cui tanto io mi querelo,
il bel volto di rose e di vïole.
     Tal, distillando il matutino gelo,
rassembra, alor che s’avicina il sole,
sparso di fiori, in orïente, il cielo.