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capo terzo 173   

CAPO TERZO

(Dall’anno 1283 al 1296.)

I. Partito aragonese in Reggio. Pietro Pelliccione. Il Principe Carlo pone il campo in San Martino. Re Pietro passa io Reggio, e vi è accolto con festa. Altre terre e città di Calabria seguono l’esempio di Reggio. Fatti di Pietro in Calabria. Gli Almogaveri assaltano e prendono Solano. II. Seminara cede agli Aragonesi. Re Pietro passa in Aragona. Giacomo soggiorna in Reggio, e fa molti benefizii a’ cittadini. Parlamento di San Martioo, convocato dal Principe di Salerno. III. Ruggiero Lauria disperde l’armata di Giovanoi Cornerio. Piglia porto io Reggio. Poi esce, ed insegue in mare il Principe di Salerno. Si viene a battaglia, il Lauria vince, e fa suo prigioniero il Principe. Re Carlo torna di Francia in Italia, e vola all’assedio di Reggio. Ma questa città resiste ad ogoi suo sforzo. Quindi il re leva l’assedio, e si ritira alla Catona, IV. Poi passa in Puglia. Ruggiero Lauria assalta Nicotera, ove stava il Conte di Catanzaro. Tra i prigionieri che fa il Lauria, vi è Pietro Pelliccione, cui consegna ai Reggioi. V. Morte di re Carlo. Conquiste del Lauria in Calabria. Giacomo d’Aragona allevia i Reggini di molte gravezze fiscali. Morte di re Pietro. Giacomo suo figliuolo è Re di Sicilia. Proposta di pace tra Aragonesi ed Angioioi; ma papa Onorio IV la impedisce. VI. Pace di Campofranco, per la quale al Principe Carlo è ridonata la libertà. Riceve da Nicolò IV la corona di Re di Sicilia, e di Puglia. Giacomo si gitta alla guerra contro Carlo II. Prende possesso del Regoo d’Aragooa. I Siciliani alzano a lor Re Federigo fratello di Giacomo. VII. Non voglion sentire di ritorno al dominio angioino. Carlo II minaccia d’invadere la Sicilia. Federigo, prevenendolo, passa in Reggio, e comincia la guerra in Calabria contro gli Aogioini. Fatti d’armi. Blasco d’Alagona. Condizioni civili e religiose della Sicilia e della Calabria. VIII. Disgusti di re Federigo con Ruggiero Lauria, il quale si abbraccia a Carlo II d’Angiò. IX. Gli Angioioi assediano Messina; ma son costretti a togliersi dall’impresa. Passano all’oppugnazione di Reggio, nè fanno frutto, e si piegano alla Catona. Privilegi da Federigo accordati a’ Reggini.


I. A’ principii del mille duecento ottantatrè vennero dall’Aragona a riunirsi a Pietro in Messina la regina Costanza con Federigo e Violante (Giolanda) altri suoi figli, rimanendo solo in Aragona il primogenito Alfonso. Nella primavera Pietro fece proposito di passar con grandi forze in Calabria, e stringere il principe Carlo a far delle due cose l’una, o venire a battaglia, o nettare da quei dintorni; era tempo ormai che gli Aragonesi mettessero un piè fermo nel continente. E prima che ogni altra cosa Pietro si struggeva di farsi padrone di Reggio, città allora di gran momento, e chiave della Calabria. Ma avanti di buttarsi alla guerra aperta, mandò suoi confidenti a tentare i Reggini. I quali oppressi dal gravoso governo del francese Pietro Pelliccione, che comandava e guardava la città per Carlo, e d’altra parte vedendo che la potenza angioina in Calabria si veniva ogni dì assottigliando, risposero al re Pietro che non sarebbero alieni a darglisi. Con questo però ch’egli passasse a Reg-