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150 PAR. II. ART. XIII. DEI GIORNI PIOVOSI, NUVOLOSI, ec.


dopo il mezzodì; potra non ostante conoscere a presso poco la Tramon-= tana, 0 per via della calainitàa, o per il musco che fanno gli alberi da, quella parte ( mezzo che nell’oscura notte solo può fervire per uscir da una selva, in cui uno fosse smarrito ), o pure la plaga meridiana guardando il Sole all’ora del mezzodì, o negli anelli più larghi di nun tronco di albero tagliato; o pure segnarido il luogo dove nasce, e tramonta il Sole li 21 di Marzo e 23 Settembre, che sono le plaghe del vero Levante, e del vero Ponente. Conosciuto poi uno di questi Punti cardinali, gli altri s’intendono tosto: poichè per esempio voltando la faccia a Tramontana, alle spalle fi ha il mezzodì, a destra il Levante, a finistra il Ponente . Parimenti dividendo per mezzo coll’occhio questi quattro quarti dell’Orizzonte, fi anno i quattro Venti laterali .

Deve poi ognyno nel proprio luogo fissare la ptîaga de’ Venti, per esempio a Padova, il vento di Tramontana è quello che viene dalla parte di Asolo e di Feltre; il Greco da Trevigi e dal Friuli; il Levante dalla parte di Venezia;. il Sirocco dalla parte di Chioggia; l’Ostro dalla parte di Ferrara; il Garbino dalla parte di Venda, e del mezzo de’ Colli Euganei, il Ponente dalla parte di Verona un poco sopra i monti di Barbarano; il Maestro da Vicenza, o poco sopra. Così per mezzo d’alberi e di montagne i popoli semplici segnano le ore del Sole.

Fatta così pratica dei punti dell’Orizzonte, fi pianterà in un luogo elevato e libero. una Girandola, o banderuola di metallo, o più tosto di le= gno,, che stia eretta verticalmente ed esattamente a piombo, e che venga Llberamente girata dal vento. Si osserverà, a qual parte la girandola sia voltata; e si dirà, che il Vento viene dalla plaga opposta; per esempio, se qui a Padova la girandola guarda verso Vicenza, che è la plaga di Maestro, il vento sarà di Sirocco;. se guarda verso Venezia,. cioè a Levante, il vento sarà. di Ponente, ec. La banderuola piantata sul tetto d’una casa, fi può far passare il suo asse dentro di una camera, e descritta la Rosa de’ venti, col raggio, che: vi fi aggiunge,, dimostrerà il vento stando in camera. Si può anche con un rochello nell’asle, e una ruota nel perno del Raggio, fare, che il raggio giri nella faccia di un muro, come il raggio di un Orologio.

Bisogna poi distinguere due venti, che per lo più sosiano per mezzo l’atmosfera, spesso opposti, uno alto, l’altro basso . Quello alto, ch’è il vero vento non fi può conoscere, se non dal moto e fito delle "nuvole; e per non ingannarsi, conviene riferire il moto di queste a qualche punto fisso in terra, come un muro, un tetto, un albero, o altro . Spesso essendo l’aria tranquilla a ballo, " veggonli correr le nuvole: anzi montando solo ad un campanile, o altra mediocre altezza fi trova vento; così andando fuori de’ recinti delle Città, andando da terra ferma in Liguna, e molto più andando a Lio, fi trova vento che non fi sentiva, © certo assai più forte.

Registrando i venti, sarà bene notare il vento alto, e il vento basso.: poichè l’uno, e l’altro, e forse più l’alto, influisce sulle

pioggie, e su i tempi sereni: spesse il vento basso non è che il ven-


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