Vai al contenuto

Pagina:Bandello - Novelle, Laterza 1911, III.djvu/484

Da Wikisource.
Versione del 30 set 2017 alle 23:14 di Luigi62 (discussione | contributi) (Pagine SAL 75%)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

novella xliv 481

E qual marito posso io avere che piú mi meriti di questo fedel e valoroso cavaliero? — Il re volentieri vi s’accordò e lodò molto il volere de la sorella; onde gli fece insieme con gran piacer de le parti sposare. Volle poi la nuova sposa che la sua fidatissima Giulia si maritasse con l’Appiano; il che fatto, le feste si raddoppiarono meravigliosamente. Ed indi a pochi di, insieme con la prencipessa, bene accompagnati da’ signori inglesi, navigarono tutti di brigata lietamente in Spagna, ove le nozze del prencipe e de la principessa si fecero sontuosissime. Don Giovanni medesimamente, andato poi con la sua sposa a le terre sue, tenne molti di corte bandita e con quella lungamente in pace visse, lasciando dopo loro figliuoli e nipoti.

fine del volume terzo.