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Pagina:Esilio - Ada Negri, 1914.djvu/120

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110 lèvati, e cammina



e giù: — toccar l’asfalto, il fresco incanto
della notte stellata a un tratto bere,
con tale ebrïetudin di piacere
12che la dolcezza si tramuti in pianto:


poi, via: colla rapidità d’un topo
selvatico guizzar fra siepe e muro,
mettersi in salvo, finalmente, il duro
16terren baciando per delizia....
                                             E dopo?...