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sero avvenate senza significar nulla per noi, senza cbe ne dobbiamo trarre la conseguenza naturale: cbe tutti questi semitici dispersi fnrono senza dubbio i Dispersi o Pelasgi semitici. — Ha non andiam quindi più oltre; non cerchiamo se i primi venissero d’Egitto o di Fenicia, sa seguissero più degli uni o degli altri; se tutte le immigrazioni venute d’Egitto fossero intieramente semitiche, o se miste, o forse alcune tntte intiere di Cbamitici; tutte queste sarebbero ricerche impossibili forse a riuscire «amai. Se resterà dimostrato, cbe i Pelasgi primi e veri furono stranieri, barbari rispetto agii Elleni, immigratori d’oltre il mar meridionale, semitici i più, e disperai d’Egitto, di Palestina e di FeDicia al tempo della formazione ed estensione «lei gran regno egizio, no raccozzameuto di fuggiaschi anziché nna gente speciale; ’ noi sarem giunti ad un complesso di fatti, sufficiente all’intelligenza delia storia di quella schiatta particolare, più cbe sufGcieuto ad ogni modo ai bisogni della storia universale
VI. Ed ora, compiuta la nostra analisi, sarebbe a fare de’ fatti trovati e di tutti gli altri Pelasgici quella sintesi cbe dicemmo sola compiuta prova della verità, sola storia. Ma accennatala uel testo, nou possiamo svolgerla ulteriormente qui. Nè passeremo ad accennar tutti i sistemi altrui, * od a risponder nemmeno a tutte le obbiezioni fattibili al nostro. Tuttociò farebbe della nostra appendice un’opera speciale • lunga. CI contenteremo quindi di esaminar due di queste obbiezioni, cbe ci paiono comprendere tulle le più importanti. — CI ti dirà primamente, cbe se i Pelasgi furono semitici e venner per mare, essi dovettero essere poco numerosi; che non poterono dunque inondare, come inondarono, tutta la Grecia, e quindi poi l’Italia, la Tracia e parie d^l’Asia Minore. A ciò son due risposte. 1° Il nome di Pelasgi, o Phalegi, o Dispersi, non fa dato forse nemmen nell’origine ad una sola immigrazione; probabilmente la stessa prima ne comprese parecchie. Ad ogni modo poi,
• Vali Niebuhr, Bitloirt Romain* trainile iU l’alltnumd pwGoIMry, tono I, pag. 41. Bpkon diti punti laur avolr refusi la carattere de nailon, et l’ètra litri à Mirante tdie, fu’m Anodi» una tronfia da brigando, fannia do dharm natio*!, t’itoli donni la none da Pelai g et. — Non dio ìtrans, quest’ opinùyu ( gli antica come si vede) combaci» con tnlte le etimologie, compendia tutti i fitti dall’Mgine dei Pelasgi*, invece di brigandi poni solamente dispartì od a»cbe pirati.
» Il più arbitrario e più superficiale di questi sistemi è forse quello di Fréret [Acadimia dot Interiptìont el btllttiitlrti, temo XLVII, ttim., pag. 79 e 130): A mctitre fut Iet Autoeòtkouat sa peiuèrtnl et i*’Ut tumnleneerent à e» riunir pour formar dee teclélét, Ut prirent du noma particuliere, pour la distinguer di etus qui eonlinuaient de maner una aia lauvage al barbar* ti qui pamltttnt avolr ili diiignie M finirai toue le nom de Piiatget. Le nombn da eet Pitotget dùnmuoit da Jour an Jour etc. — Come esempio poi dotl’uso superficiale dati» notiate bibliche, è notevola questa origine Poiaegica: fra’ figliuoli di Javan è Dodanim; Dodanim ò idontico ooa Dodona; Dodoua fu sode antica e principale Pelasgica; dunque Identici sono Dodanim e i Pelasgi. Vodi Interiptìont al beiietlattrte, tomo XXXII, pag. 206. — L’ultimo a più famoso etnologo greeo è Otlfricdo Mbiler, die combacia con Marsh, e fa i Pelasgi d’ungine aettoutrluiiaU.