Io pur fra i primi di cotesta razza Urlo il canto anatemico e macabro, Poi, con rivolta pazza, Atteggio a fischi il labro. Praga cerca nel buio una bestemmia Sublime e strana! e intanto muor sui rami La sua ricca vendemmia Di sogni e di ricami. Dio ci aiuti, o Giovanni, egli ci diede Stretto orizzonte e sconfinate l’ali; Ci diè povera fede Ed immensi ideali. E il mondo ancor più sterile, o fratello, Ci fa quel vol di poësia stupendo, E non trovando il Bello Ci abbranchiamo all’Orrendo. Dio ci aiuti! Su te sparga l’ulivo, Sparga la pace e le benedizioni, Sii sulla terra un vivo Felice in mezzo i buoni.