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Pagina:La secchia rapita.djvu/82

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QUARTO 69


LI.


Onde forzato fu di ritornare
     Il frate al campo; e ’l Conte a lui converso:
     Padre, dicea, vi voglio accompagnare;
     412Datemi una gonella da converso.
     Il frate gliene fece una portare
     Ricamata di brodo azzurro e perso,
     Ch’era del cuoco; e ’l Conte se la pose,
     416E tutto nel cappuccio si nascose:

LII.


E rivoltato a’ suoi, disse ch’ei giva
     A procurar anch’ei sorte migliore;
     Ma se ’l nemico altier non s’ammolliva,
     420Tentato avría di rimaner di fuore;
     E che con nuova gente ei s’offeriva
     Di tornare in soccorso infra poch’ore,
     Purch’a lor desse il cor di mantenerse
     424Un giorno ancor nelle fortune avverse.

LIII.


In suo luogo lasciò Guido Canossa;
     E non prese arme, fuor ch’una squarcina12
     Che nascondea quella vestaccia grossa,
     428Con un giacco di maglia garzerina.13
     Ritrovaron Gherardo in sulla fossa,
     Che facea fabbricar per la mattina
     Contra la porta una sbarrata grande
     432Che chiudeva per fronte e dalle bande.

LIV.


Quando Gherardo vide il guardiano,
     Gli venne incontro: e ’l frate gli dicea
     Che troppo duro al popolo reggiano
     436Il partito proposto esser parea;
     Ch’egli voleva uscir coll’armi in mano,
     E che nel resto a lui si rimettea.
     Gherardo entrò in furor quando udì questo,
     440E disse al frate: Padre, io vi protesto,