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Pagina:Miranda (Fogazzaro).djvu/86

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82 miranda

Siccome flutti al mar, versi al poeta,
Chi mi comprende? Chi l’aspro travaglio
Indovina dell’arte, il pertinace
50Riluttar dell’indocile parola,
I languori del genio? Amano il canto
Armonïoso e quelle dolci corde
Che non chieggono mai sospiri invano;
Ma il magistero occulto, a cui l’accesa
55Fantasia serve, ignorano, ed oscura
È lor l’altezza ov’io maggior mi sento.

Meglio il velen dei critici ed il morso.