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Pagina:Questioni urgenti (d'Azeglio).djvu/6

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Oggi si può dire svanito questo pericolo, per ora, chè i partiti estremi danno tregue e non paci. Invece è da temersi il Papa, o piuttosto chi di lui egualmente si cuopre.

A mezzo gennaio molti vedevano scuro nelle urne elettorali. Temevano debolezza nella maggioranza. Oggi, se mai, sembra ch’essa pecchi pel difetto opposto. Difetto anche questo, come lo mostrò l’esperienza in molte occasioni, fra le altre agli ultimi tempi di Luigi Filippo.

Ma se le situazioni mutano rapidamente, i loro elementi rimangono sempre i medesimi.

Dia la fortuna un nuovo giro alla sua ruota, ne sorga una situazione che si creda favorevole, e vedremo i partiti estremi ripetere sempre le medesime prove, e gettar sempre l’Italia nei pericoli stessi.

Se dunque uno scritto può in un senso arrivar troppo tardi, può in un altro uscire più che a tempo.

L’essenziale è dir ciò che è sempre vero, e parlare senz’altro scopo che il vero.

Prego il lettore a voler tenere conto delle circostanze in cui scrissi, e giudicare le mie idee dal punto di vista che accenno.

Costretto da necessità di salute a tenermi lontano dal nuovo Parlamento, ho voluto unirmi almeno col pensiero e coll’opera, a’ miei colleghi che trattano delle cose pubbliche in queste così splendide e felici circostanze, ed esaminare anch’io alcune di quelle questioni che presto devono venir risolute.

So ch’io metto il dito su passioni irritabili, che