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Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu/141

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— 133 —

91.


Mostra d’essersi avveduto d’un nuovo amore de la sua donna ne la pallidezza

e ne’ sospiri; ma di non sapere a punto quale egli sia.


Io veggio, o parmi, quando in voi m’affiso
     Un desio che v’accende ed innamora
     A quel vago pallor che discolora
     4Le rose e i gigli del fiorito viso;
E dove lampeggiava un dolce riso
     Languidi e rochi mormorar talora
     Odo i fidi messaggi e l’aria e l’ôra
     8Ch’aura appunto mi par di paradiso.
E ben io, vago di saper novella
     De’ secreti del core, il ver ne spio;
     11Ma questo solo par che si riveli: —
Quel che ci move è giovenil desio. —
     Pur qual bellezza invogli alma sí bella
     14Solo ella il sa, che vuol ch’altrui si celi.