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Pagina:D'Annunzio - Isaotta Guttadauro, 1886.djvu/34

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28 Gabriele d’Annunzio


III.

Ella discese allora: un giuramento
fece sicuro il gran patto d’amore.
E prendemmo la china. Senza vento
era l’aria; ne ’l placido candore
erano i campi senza ondeggiamento,
brevi selve di canne erano in fiore.
Quasi una gratitudine beata
a ’l sole offrìa la terra bene amata:
era novembre, il tempo de ’l sopore.

D’innanzi, il Latamon, fiume regale,
lambiva in suo lunante arco i vigneti
ove l’ebro clamor vendemmiale
ed i carmi de’ rustici poeti
salutato avean già l’almo natale
de ’l vino autor di gioia, ora quieti.
Disse Madonna: - Siate accorto e saggio:
quivi incomincia il pio pellegrinaggio. -
D’intorno s’inchinarono i canneti.