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Pagina:D'annunzio - Elegie romane.djvu/119

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L’absida è nel mistero raccolta. Un’ombra rossastra
     2occupa il vano. Al fondo luce il metallo, enorme.

Sorgono scintillando per l’ombra le quattro colonne
     4che nel pagano bronzo torse il Bernini a spire.

Sopra la croce il grande miracolo pende, che in terra
     6offre a la faticosa anima umana un cielo.

Lampade tutte d’oro in torno a la duplice scala
     8ardono, dove il sesto Pio reclinato prega.