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Pagina:Storia-delle-belle-arti-Friulane.djvu/39

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EPOCA SECONDA

PELLEGRINO DA SAN DANIELE, E PORDENONE

CAPI DELLA PITTURA FRIULANA, E LORO ALLIEVI.

NatoPellegrino da san Daniele parecchi anni dopo la metà [Pellegrino da
san Daniele.]
del secolo decimoquinto da Battista pittor Udinese non conosciuto ( 1 ), fu istruito in Venezia sotto la disciplina di Gian Bellino ( Nota 8 ), e seppe in modo distinguersi fra suoi condisce poli, quantunque eccellenti fossero, che alludendo il maestro alla rarità del suo ingegno, in luogo del nome di Martino gli pose quello di Pellegrino, e come gli fu mutato nome, così gli fu dal caso ( 2 ) assegnata quasi altra patria, perchè stando vo lontieri a san Daniele, ed avendo in quello negli ultimi anni del secolo incontrato matrimonio con Elena Portuneria ( 3 ), e di morandovi il più del tempo, fu non Martino da Udine, ma Pellegrino da san Daniele poi sempre chiamato ( Nota 9 ). Altri due pittori friulani, che a lui contemporanei fiorivano, ed entrambi anch’essi allievi della veneta Scuola, avrebber po tuto contrastargli la gloria di ristauratore dell’arte, Marco Ba saiti ( Nota 10 ) e Giovanni Martini, ma tanto l ’ un quanto l’altro utili punto non furono alla pittura friulana. Il primo in- Basaiti Marco. fatti operò quasi sempre in Venezia, dove le di lui opere ga reggiano con quelle de’ suoi contemporanei, ed altro di lui qui vi non si conserva, che un deposto di croce nella chiesa del l’abazia antica di Sesto, il quale però tante bellezze riunisce ne, par. (1) Doc. XII a ( 2 ) Vedi Vasari. Vita del Pordeno 3 vol. 1 pag. 188. (3) Doc. XIII a