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418 | xv. il sogno |
Son disgiunte in eterno. A me non vivi
E mai più non vivrai già ruppe il Fato
95La fe che mi giurasti. Allor d'angoscia
Gridar volendo, e spasimando, e pregne
Di sconsolato pianto le pupille,
Dal sonno mi disciolsi. Ella negli occhi
Pur mi restava, e nell'incerto raggio
100Del Sol vederla io mi credeva ancora.