lustre Ginguéné,
il quale, parlando dei Poeti
erotici antichi, scrive, che i primi solo dai
sensi traevano le loro immagini, e l’armonia
de’ loro canti; ed i secondi (cominciando dal
Petrarca fino al Bucetti, e dopo) dall’anima,
la quale è creatrice di quel bello che ideale
si chiama. Ma, tornando al nostro proposito,
da Rallo, luogo del Principato di Trento nella
Naunia, proveniva la famiglia Bucetti, d’onde
trasse l’origine Cristoforo, il quale sortito
avea dalla natura un temperamento ardente e
dolce nel tempo stesso: cosi ne scrivea il
lodato Cavaliere Rosmini, come dalle sue poesie
si rileva piene di soavità, e insiememente di
fuoco. Ancor giovanetto s’innamorò di una
donzella, e da questa passione appena guarito,
incappò in un’altra assai più fiera, e
cocente. Se non che, prima di entrare nella
ricerca di questa Laura Trentina, vediamo di
alcun poco discorrere degli autori del nostro
Cristoforo. Egli discese da un certo Pietro, il
quale pare fosse lo stipite di tutte le stirpi
che ancora in Trento, in S. Zeno, ed in Rallo,
sotto tale cognome si conoscono. Nacque
poi il Cristoforo da Matteo Bucetti, ed ebbe
un fratello nominato Michele, a cui il nostro
poeta indirizza alcuni Sonetti. Si raccoglie