solo uso della vera musica istromenlale
jj da camera può. dare.
( Fra tutta la musica privata quella la di
J cui perdita recò più danno è il quartetto
di slromenti ad arco, portato da’ sommi
ingegni al più alto grado di perfezione, e ce
ne appelliamo a chiunque potè gustare le
delizie musicali che seppero spargervi a
larga mano traendo da si tenui mezzi effetti
maravigliosi gli Haydn, i Mozart, i
Beethoven, e Benincori, e Rolla. Nè sono
da porsi molto al di sotto i trio di Girovetz
per Piano, Violino e Violoncello, nè
quelli di Steibelt, di Dusseeh. di Czerny
e di Leon de S. Lubin, ed altri che lungo
sarebbe nominare.
A richiamare in moda un genere cosi
utile gioverebbero associazioni di abili
professori e dilettanti i quali si proponessero
di far rivivere i più squisiti lavori
0 posti in obblio, o non arrivati fino a
noi, o nuovamente prodotti, facendoli sentire
ad una scelta adunanza. Una simile
istituzione non è certamente difficile non
^richiedendo estesissimi mezzi o molto dispendio,
ma solo fermezza ed unione di
-pqeke volontà (0.
Ma il più potente mezzo sarebbe la cooperazioue
di quei maestri più rinomati che
ornai possono ri cosare all’ombra dei còlli
allori.
A te, e Rossini, si volgono i voti di
• quanti deplorano le perdite fatte. R tuo
geruo, svolgendo in mirabile modo la potenza
dell’arte, dava l’ultimo crollo alla musica
privata ed ecclissava quanti erano concorrenti
al vanto drammatico. B tuo genio
con un solo lavoro bastò a far rivolgere
1 attenzione alla nut ira sacra ornai troppo
• negletta.Non crederai tra degno del tuo gran
nome che dir si possa: «Rossini fu grande
in ogni genere, sublime nella scarsezza
come nell’abbondanza dei mezzi? «Oh! suscita, suscita quel tuo potentissimo
immaginare, stretto è il campo, ma
libero, e la nuova corona che fi tributerà
l’Italia non sarà meno delle altre gloriosa.
Se da te verrà dato l’esempio non tarderanno
a seguirlo nè il fervido Donizelti,
nè il severo Mercadante, nè altri, che forse
ancora si giacciono oscuri, non men potenti
ingegni. R. R.
(I) Tali associazioni sono da desiderarsi perchè filantropiche
quanto altre inai, e quando pur si volesse si
potrebbero ottenere utilissimi risultamene Tra i quali
non ultimo è da stimarsi Io scopo sovracccnnqto, e Io
schiudere l’uscita a tanti giovani ingegni che potrebbero
onorare la patria, c un campo più vasto in ei& ciascuno
potrebbe esercitare il proprio talento pcrcowftp^p la carriera
più omogenea alla sua natura.
NOTIZIE VASI5E,
In seguito della nomina falla da S.ua
Maestà I. li. Apostolica il nostro Impera.ture
del celebre Donizetli a suo maestro
di cappella, di Camera e compositore di
Corte, con generoso appuntamento e senza
stretto obbligo della cotinua permanenza
in Vienna, abbiam luogo a sperare che l’immaginoso
maestro potrà anche in avvenire
fornire al nostro teatro italiano novelli
spartiti drammatici ed accrescere il numero
de’ suoi capolavori insieme colla
prodigiosa quantità delle sue opere d’ogni
maniera. Questo atto della Sovrana clemenza.
come onora grandemente l’arte italiana
e l’illustre artista, noi speriamo sia
ancora per porgergli il destro di occuparsi
in avvenire di quel genere di musica del
quale oggidì veramente si tiene poco conto
- 1SG in
Italia. INol qui intendiamo parlare della
musica da camera della quale ha pure il
Donizetti per addietro dati alcuni saggi eccellenti;
e vaglia per lutti la miseranda
narrazione dei conte Ugolino di Dante da
lui resa in musica degna della gravità del
Jioeta e della pietà di quel lagrimevol.e caso.
ja musica da camera, come quella che può
essere agevolmente appropriata a’ fatti e a
[iodiche narrazioni di vario genere non
costrette al tormento delle convenzioni
drammatiche de’libretti, e delle convenienze
spropositate de’ signori virtuosi, può
essere sorgente di nuovi pensieri e di peregrini
eliciti musicali atti a portare lumi
ai buoni compositori onde farsi incontro
e distruggere molti abusi da’ quali è tuttora
travagliata la scena nelle opere drammatiche
(0! Qual gloria per Donizetti se
mentre favorisce, accresce e rende migliore
un genere di musica troppo a torto trascurato
fra noi, pervenisse ad estinguere nel
melodramma quelle forme musicali innocenti
e leggiadre in origine, ma divenute
nocevoli e false dappoiché furono convertite
in luoghi comuni, e le usarono i pochi
e le abusarono i molti e le profusero lutti 1
Egli non potrebbe per alcuno altro mezzo
migliore e più degno di lui compiere quel
serto di gloria che il capo gli cinge e rafforzare
nell’opinione degli avvenire il meritato
diritto ad una fama non peritura.
M.
(t) Vegliasi l’antecedente articolo intorno alla IHusica
da Camera.
i
— j Instituto di Parigi ha delegato quattro de’ suoi
membri per andare ad assistere ali’ inaugurazione della
statua di Grctry che si farà a Liegi. Questi sono i
signori Halcvy, Ingres, Pradier e Raoul-Rochette. Halcvy
impedito da gravi occupazioni sarà rimpiazzato da Carafa.
— A richiesta del maire di Ncuillv, Liszt si è assunto
di prender parte al concerto che ivi ebbe luogo sabbato
della settimana passata a protitto dei poveri di quel
comune.
— Il Re di Svezia ha decorato di moto proprio il celebrato
violinista Teodoro llauinan delle insegne in diamante
dell’ordine di Wasa.
-- Si sta apparecchiando al teatro dell’Odeon in Parigi
una grande solennità a beneficio degli incendiati
d’Amburgo. Visi eseguirà V òpera del nostro Donizetti
IL Belisario tradotta in francese dai sig. Ippolito Lucas.
In Parigi non è mai stata eseguita quest opera del fecondo
maestro, mentre che sono parecchi anni che ella
è applaudita per tutta l’Europa. Non vorremmo che
coloro che molto lodevolmente si adoperano a mantenere
in onore il passato, non si curassero gran fatto del
presente. Molte sono le nostre moderne opere applauditissime
delle quali non si ha ancora in Francia contezza;
nò per anche è stata colà sutlieientementc apprezzata la
nostra moderna scuola drammatico-musicale solo perchè
non se ne sono fatti abbastanza ripetutamente gustare
i modelli. Queste considerazioni le desumiamo dal passato,
e confidiamo che i fatti sieno per farci giustizia in
avvenire.
— Sua Eminenza il Cardinale Arcivescovo di Malines
in Francia ha emanato una legge che mette freno all’abuso
della musica in Chiesa e richiama in vigore la costituzione
del pontefice Benedetto XIV dei 19 febbrajo
17-40. Questa legge impone obbligo a tutti i curati di
quella diocesi di non ammettere nelle loro Chiese, oltre ii
canto fermo Gregoriano, se non una mùsica grave e
solenne che inspiri religiosi sentimenti di pietà, e che
non sia intesa con troppo frastuono a turbare anziché a
conciliare la divozione de’ fedeli.
— La statua di Mehul è stata inaugurata nella città
di Givct il di 27 giugno. Quattro società di musica del
Belgio sono intervenute dietro l’invilo loro fatto: nessuna
società di musica di Francia è intervenuta: Ja qual cosa
è stata veduta con dispiacere. Grande è stata la solennità
c immensa la folla accorsa. Molti pezzi del gran
compositore si sono eseguiti, e sua signoria il maire di
Givet ha fatto una allocuzione ed ha distribuito a ciascun
corpo di musica una medaglia commemorativa di quella
cirimonia.TI sig. Daussoìgne ha Ietto l’elogio di Mehul,
e le qualità del suo genio musicale: e si è prolungata
la gioja e la festa sino a tutta la notte. Su! piedestallo
della statua leggonsi a lettere d’oro scolpiti i titoli delle
principali opere di Mehul.
— Il dì 28 giugno si è collocata sul suo piedestallo
la statua di bronzo eretta a Grctry nella città di Liegi.
Il peso della statua è di 4,500 chilometri in circa, ed è
alta 13 piedi, sì che compreso il piedestallo che è alto ji
piedi 20, il monumento resta dclfaltczza di 33 piedi.;
Questo piedestallo posa sur una base, la quale pure
è sostenuta da tre gradini di marmo di Sprimont. li
centro del piedestallo conterrà il cuore di questo grand’uoino
riposto entro un’urna di bronzo: quest’urna sarà
collocata nel suo luogo dal primo magistrato della città
in presenza del popolo, e quindi ricoperta da una lastra
di bronzo che formerà una delle quattro facce del piedestallo.
— A Lopdra ai teatro dell’Opera tedesca Covoni-Garden,
la regina e il principe. Alberto sono stati presenti
ad una rappresentazione dogli Ugonòtti per eccellenza
eseguita dalia compagnia diretta dal sig. Slandigl.
— La France musicale sulla questione del nuovo
teatro lirico da aprirsi a Parigi, (Vedi questa Gazzetta
nelle Notizie varie «ai N. 27 e 29) reca una lettera di
uno de’ suoi collaboratori Ad. Adam, nella quale egli
adduce le ragioni che V hanno indotto a sottoscrivcre>
nella sua qualità di membro dell» Commissione {drammatica,
la supplica a tal fine indirizzata al ministro delI
interno. Il sig. Adam persuade a’ suoi colleglli della
Fraucc musicale che quella domanda è stata fatta nell’intendimento
di giovare all’arte e di aprire agevole via
a’principianti compositori di prodursi; c che l’aprimento.
d* un nuovo «teatro lirico potrebbe aver luogo a reggersi
ottimamente. La France musicale persiste nella sua
opposizione, proponendosi di mostrare in seguito le
molte ragioni per cui non si dovrebbe concedere che
fosse aperto un nuovo teatro lirico.
— Meycrbecr è giunto a Parigi: sperano i Francesi che
egli abbia con sè qualche Opera da produrre a nuovo
lustro ed incremento dell’arte, della quale egli è uno
de’ maggiori campioni.
-- 11 sig. Ernst, che s’è guadagnato il nome di violinista
espressivo per eccellenza, dopo un suo viaggio
onorevole e lucroso per l’Alleinagna, è ritornato a Parigi.
Le sue due romanze senza parole già pubblicate e clic
egli eseguisce mirabilmente, sr hanno in conto di lavoro
eccellente.
— Gli allievi del Conservatorio di Marsiglia diretti dal
sig. Barsotti. hanno ultimamente eseguito Io SHabat Mater
di Rossini;.e l’esecuzione inolilo è riuscita lodevole
eziandio ne’ più ardui pèzzi di concerto e specialmente
nei cori. Molto è degna d’encomio la cura e l’amore
clic il sig. Barsotti pone nell’ammaestramento de’suoi
discepoli.
— Il sig. Ferdinando Lavainne, del quale abbiam parlato
ne’ precedenti numeri di queste notizie, ha ricevuto
una onorevole lettera d.d.l’arcivescovo di Cambrai, nella
quale oltre alle Iodi dei suo Te Dcum come lavoro di
musica veramente religiosa, esprime quell’Eminentissimo
i suoi ringraziamenti.ili’autore che si è compiaciuto
di inviare a Cambrai l’opera sua perchè sia ese’guita
in quella cattedrale.
— II Messia di H.indeì è stato eseguito con molta
solennità nella gran Chiesa di Santa Maria di Cambridge.
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