posla per rompere lo stomaco della cantante
cui è aflidata la parte protagonista
e infiammarne la laringe. E in fatto noi
lasciamo decidere agli imparziali apprezza
za tòri del bello melodrammatico, se è possibile
assistere a tutfintera la recita di quel
second1 atto senza provar pena al vedere
una cantante dotata di tanto sentimento e
di sì rare qualità, com’è la signora De
Giulii, posta a quella specie di tortura fisica
e morale!
Dopo tutto questo ci si chiederà se
avremmo il talento di spiegare per quai singolare
ragione venne scelta codesta Gemma
come opera di ripiego, mentre tante altre
sene potevano riprodurre in cui la valente
artista avesse a far prova della pienezza
del suo sapere e della potenza del suo sentire
in un modo un po più ragionevole e
conforme alle buone norme della musica
scenica.
A codesta domanda ci vedremmo costretti
rispondere per la più spiccia che in verità
non ne sappiamo nulla... E a quegli altri cui
piacesse interrogarci se crediamo che questo
vecchio spartito sia stato tirato fuor degli
scaffali del Ricordi per far brillare il giovine
tenore Severi nella parte di TamasCO, o il
signor Ferlotti in quella del Conte di Yergj,
o, ecc., saremmo obbligati a replicare non
in altro modo che col porci un dito sulle
labbra chiudendo 1 articolo con una mezza
dozzina di puntini I puntini adoperati a
tempo sono d1 un grand1 aiuto!
B.
(1) La parte di Tamas è, a nostro giudizio, la migliore
dello spartito, almeno per quanto riguarda la
pittura del carattere ardentemente passionato c cupo del
feroce schiavo arabo. Ma a bene comprenderla c interpretarla
ci vuole un attore provetto ed esercitato ai sobrii
ma energici effetti drammatici. Sarà ben difficile
clic un esordiente sappia e possa farsi carico di tutta
l’importanza di questa parte, della quale è a darsi lode
in parte al poeta che, colla scorta di Dumas, nel Carlo VII,
seppe bene idearla, e in parte al compositore il cui estro
musicale diede più vivo spicco al concetto drammatico.
Leggiamo nel Monde Musical «Tra le Opere
dei fratelli Ricci, quelle che ottengono maggior successo,
quelle che compongono il repertorio dei teatri italiani
sono: Chiara eli Kosemberg, Un’Avventura di Sca:
ramuccia, Eran due or so’n tre, Chi dura vince. É
noto che il teatro italiano di Parigi manca di Opérasbouffes.
Qual cosa più facile per esso che far scelta tra
le Opere comiche or nominate! Ma la direzione di questo
teatro s’ò ben guardata dal far questo. Un’Avventura
di Scaramuccia fu ben data in Francia, ma fu il
teatro di Versailles che la rappresentò la prima volta.
Finalmente una nuova Opera d’uno dei due fratelli
Ricci ha ultimamente ottenuto un clamoroso successo,
c per conseguenza fu giuocoforza che il teatro Italiano
si decidesse, e promette ormai il Corrado d’Altamura
1 dopo la Linda di Chamounix. - Il poema, aggiugne lo
stesso giornale, parlando del merito del libro del nostro
Sacchéro, offre delle situazioni interessanti. Che cosa
si vuole di più? Insomma Corrado d’Altamura è un’Opera
che deve piacere in Francia».
— Nello stesso giornale leggiamo - Lablache continua
ad essere malato: alcuni giornali attribuir vollero questa
malattia, che a dir loro sarebbe simulata, a qualche
malcontento dell’artista verso la direzione - Per conto
nostro possiamo dire che Lablache è malato davvero;
per ciò che riguarda i malumori ch’ei può avere contro
il suo teatro, non ne sappiamo nulla, ma non ne saremmo
punto meravigliati. Si sa in fatto che a Lablache
figlio era stata assegnata una sola parte, a Parigi,
quella di Figaro nel Barbiere di Siviglia. Ora anche
questa gli fu tolta da Tamburini, cantante che
comparisce in tutte le Opere. Non si negherà almeno
che dal lato di Tamburini, e astrazion fatta di tutti i
diritti ch’ci potria avere su questa parte, non fu il suo
un tratto da buon camerata». Abbiamo voluto riportar
queste righe per dar argomento aùiostrillettori di persuadersi,
se pur ne fossero in dubbio, che non solo presso
i teatri d’Italia si agitano le piccole passioncelle artistiche
tante volte indarno sferzate e derise, e che non i
soli giornali teatrali della nostra penisola sono bravi nel
fomentarle e nel pigliar parte in certi pettegolezzi da
camerino, che dovrebbero stimarsi immeritevoli di essere
comunicati al pubblico. Giustizia vuole però che riporci
tiamo un passo d’un altro giornale ove il caso della indisposizione
di Lablache è offerto sotto ben diverso
aspetto. Ed ecco quanto leggiamo nella France musitJMA
cale a proposito de! teatro italiano di Parigi.
«Ci è grato di poter annunziare che la malattia di
Lablache non è punto grave. Il grande artista rieomparirà
quanto prima sulla scena della quale e’ sarà per
un pezzo la più solida colonna. Coloro i quali ebbero a
dire che Lablache era più indispettito che malato, non
conoscono il carattere e la bell’anima di questo artista.
Alia fine dello scorso mese, quando gli si presentò il
mandato dei suoi assegni da firmare, egli ebbe a rispondere
che non avendo cantato che una sol volta ei credeva
dover rifiutar la somma che gli era dovuta in forza
del suo contratto. Da questo tratto si può giudicare dei
sentimenti di questo eccellente artista».
— Il sig. Balfe, quel noto cantante inglese di nascita,
ma educato alla scuola italiana, che i nostri filarmonici
ricorderanno aver udito parecchi anni fa al Carcano. sta
ora componendo uno spartito per l’Opéra-Comique di
Parigi. Si dice anzi che sia già pressoché terminato. Il
sig. Balfe si propone di fermar sua dimora in Parigi,
ove darà delle lezioni di bel canto.
— L’Accademia delle Belle Arti presso il R. Istituto
di Parigi, in una delle sue ultime sedute ha deciso, dietro
proposta della sezione di musica, che c’era necessità
di nominare un professore di composizione da sostituirsi
al defunto Cherubini. I compositori che si offrono candidati
al nobile impiego, sono, al jdire deWEcho français,
i signori Adam, Berlioz, Biondcau, Caraffa, Dourlen,
Rigel, Thomas e Zimermann.; Nella prossima seduta
l’Accademia chiuderà la lista de’ candidati ch’ella ammette
al concorso, poi in un’altra seduta essa discuterà
i titoli rispettivi prima di fissare il giorno deH’elezione.
— Il ministro dell’interno (Parigi), avendo avuto notizia
che il defunto celebre violinista Baillot lascia una
vedova e una figlia senza altra risorsa che una pensione
di 800 franchi, ha accordato alla signora vedova Baillot
una indennità annua di franchi 42UO.
— Al teatro reale dell’Opéra-Comique, a Parigi, s’è
data giorni fa la prima rappresentazione d’una nuova
Opéra-Comique di Scribe intitolata: Le Iiiosgue. A
quanto se ne legge ne’ giornali parigini, non è lavoro di
importanza. - La musicaci certo signor Mazas, è tal
che, al dire, della Gaz. Mus. di Parigi, non metterà sossopra
l’arte, essa non rinoverà punto le forme della melodia;
essa non arricchirà certo di molto la scienza degli
accordi di nuove combinazioni armoniche, e non
aumenterà d’un filo le risorse della stromentazione d’altronde
già sì ricca a’ nostri giorni; se non che il modesto
autore di questo Kiosque non ha punto tutte queste
pretese. La sua nuova composizione è ben del genere
dell Opéra Comique, come la vogliono ancora molti
amatori. Franco ne è lo stile, chiaro le idee, nè mai il
canto procede imbarazzato dall’orchestra».
— Una nuova Opera di Auber, il celebre autore della
Muta di Portici, al presente direttore del R. Conservatorio
di Parigi, si sta provando al teatro dell’OpéraComique.
— Nel votare V aggiornamento della fondazione di un
terzo teatro lirico, la Comissione speciale dei teatri regi
di Parigi, si occupò di a migliorare al possibile la situazione
de’ giovani compositori francesi che si lamentano
di non poter far rappresentare i loro primi saggi
al cospetto del pubblico. Essa emise il volo che delle
rappresentazioni di nuove partiture teatrali abbiano ad
aver luogo molte volte all’anno al reale Conservatorio di
musica e di declamazione, e stabilì le basi di una combinazione
che non potrà non riuscir utile all’arte e agli
artisti senza pregiudicare in verun modo l’esercizio lucrativo
dei teatri, il cui numero e la concorrenza inducono
conseguenze sì funeste.
— E ormai presso che certo che incelebre violinista
Bériot sarà nominato al posto di professore di violino
al R. Conservatorio di Parigi, in luogo del defunto
Baillot.
— Trovasi a Parigi il signor Rosenhain, celebre pianista;
si assicura, così la Gaz. mus. di Parigi, ch’ei cederà
quest’anno al desiderio manifestato sì spesso da
diversi pianisti, inoltrati negli studii, di aprir loro un
corso di insegnamento pratico, nel quale si eseguiranno
specialmente dei pezzi concertati di tutti i grandi compositori
di pianoforte, da Scarlatti e Bach fino a’nostri
giorni.
— Amsterdam. La decima sessione annuale della società
dei Paesi-Bassi per l’incoraggiamento dell’arte musicale,
venne presieduta ad Amsterdam, durante gli ultimi
giorni d’agosto del 4841, dal signor I. De Vos YVoz.
Il rapporto concernente i lavori delle varie sessioni, durante
il decorso anno societario, ha messo in chiaro lo
stato florido delle scuole e delle società di canto ed il
progresso degli allievi che studiano l’arte a spese della
Società, tanto a! Conservatorio dell’Aja quanto presso
gli stranieri. Diversi giovani compositori hanno meritato
il voto e gli incoraggiamenti della Società; la quale ebbe
a deplorare la perdita di uno dei suoi membri emeriti
più zelanti nella persona di Pacr, il celebre compositore
italiano.
— A Londra al Covent-Garden, ove la musica classica
italiana è tenuta in grande venerazione, si sta ora
studiando il Matrimonio Segreto di Cimarosa, e si ha
lusinga che esso avrà piena riuscita, stante le cure che si
pongono a che quest’aurea musica sia eseguita colla
più squisita precisione. Il direttore del teatro e i principali
cantanti sono persuasi che non deesi por mano
ai capolavori dell’antica scuola italiana se non vi ha la
certezza assoluta che abbiano ad essere interpretati con
supcrior gusto ed intelligenza. A questo modo udite simili
partizioni non riesce difficile agli intelligenti e alle
persone colte il comprenderne le bellezze.
— Atene 4 ottobre. - Il teatro della nostra Capitale,
chiuso da più di dieci mesi sarà quanto prima riaperto,
mercè le sollecitudini del Governo greco il quale ha
dato di recente a questo stabilimento una nuova organizzazione.
Ecco le disposizioni principali dell’ordinanza
emanata a tale scapo. 1° Il teatro della città d* Atene
è eretto in teatro nazionale. 2° sui fondi destinati alla
pubblica utilità gli verrà assegnato un annuo sussidio
maggiore o minore secondo le circostanze. 3° Si rappresenteranno
su questo teatro la Tragedia, la Commedia,
l’Opera in musica, il Ballo. 4° Tutti gli anni vi si rappresenterà,
se è possibile, alcuno dei capolavori drammatici
dell’antica Grecia che si trasmisero interi fino a noi.
5° La Direzione del teatro verrà posta sotto la sorveglianza
di un comitato di sei membri i quali verranno
nominati dal ministero. É inutile l’aggiungere che questo
comitato verrà composto di persone stimale per alta
coltura, squisito sentimento delle arti teatrali, e distinta
posizione sociale. Lo spirito di speculazione c l’ignoranza
non potranno in verun modo far deviare questa suprema
comissione dirigente dalle norme che si è proposte, il
cui scopo è favorire il progresso intellettuale e morale
del popolo, non pascolare I a sua vana curiosità con frivoli
e scipiti spettacoli, suggeriti dall’avido amor del
guadagno. •
— A queste notizie date riguardanti il teatro nazionale
di Atene, aggiungasi quest’altra tratta da! Menestrel,
che cioè quel teatro deve aprirsi colla tragedia di Sofocle
P Antigone, coi cori musicati dal sig. MendelshonBartholdy.
— Lunedì scorso, al teatro del grand’Optra di Parigi
doveasi eseguire la grande Sinfonia trionfale e funebre
di Berlioz dall’orchestra de teatro coll’aggiunta di
altri settanta suonatori.
— Un gentile anonimo ci avvertì di un errore incorso
in uno de’ nostri articoli su Mozart. In esso articolo abbiamo
detto che il gran compositore produsse il suo
Mitridate sul teatro della Scala nel carnevale del 1771.
Ora come poteva essere ciò, se il teatro della Scala non
si aprì che nel 4778 coll’Opera di Salicri l’Europa riconosciuta?
Lo sbaglio è grosso, c dobbiamo correggerlo
coH’avvertire che non fu già al Teatro della Scala,
ma si al Teatro Ducale ove si diede per la prima volta
il Mitridate di Mozart. Però notiamo al sig. anonimo
che nel nostro fallo non entra per niente il sig. Fétis,
e la colpa di esso è tutta nostra, ed è da attribuire in
parte al non essere noi abbastanza vecchi da poter ben
precisare le date storiche riguardanti le nostre scene
teatrali; il che per altro non è un gran male!
NUOVE PUBBLICAZIONI MUSICALI
dei.l’i. r. stabilimento nazionale privileg.0
di giovawi kk oisim.
IMPROMPTU BRILLANT
fiotti’ le Piano
sur l’opéha
A A MASCHERA
ED. WOLFF
’15878 Fr. 2 75.
MUSICA DI
gii®
riti oli a iter Pianoforte
nello stile facile
DA
LUIGI TRUZZÌ
(Fascicolo 462 al 472 della Raccolta delle Opere sotto il
titolo Souvenir des Opéras modèrnes)
Zj Opera completa Fr. 44.
Vendesi anche in fascicoli separati.
©EZ.MD DUO
jpour JPtatto et Viotoncette
SUR l’opera
U CBEKIA BORCrIA be BOZZETTI
PAR
ED. WOLFF bt AL BÀTTA
13911 Fr. 5 50.
GIOVASSI RICORDI
EDITORE-PROPRIETARIO.
Hall’I. R. StafeiUisBicrato Aaziosiaìe Driviiegiato
ili Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale di GIOVARVI RICORDI
Contrada dajli Omenoni N. 17.0.