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Pagina:Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu/103

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sacrilegio 101


giuoco d’altalena a quella povera anima femminile che già gli apparteneva. Ma aveva trovato uno spirito eletto, unito ad una femminilità molto sviluppata; una bellezza fatta di espressione, insieme a un carattere singolare; una nervosità tutta giovanile, insieme a un sapore d’arte eccezionale. Lei lo amava piamente, umilmente, con la devozione animalesca e l’esaltazione spirituale. Quando egli conobbe tutto questo, un grande rivolgimento s’operò in lui e nelle nuvole bigie di uno scetticismo insanabile, si allargò questa luce:

— Forse la grandezza della vita è nell’amore.