silenzio a questi elementi e ricondurre la calma,
non toccheremo più una gomena. Fate uso della
vostra autorità. E se non lo potete, ringra‐
ziate il cielo di aver vissuto tanto e prepara‐
tevi nella vostra cabina per la disgrazia pre‐
sente, — se disgrazia ha da esserci. Coraggio,
ragazzi! Levatevi dai piedi, vi dico!
- Exit.
- Gonzalo.
Quest’uomo mi rassicura! Non ha nessun
segno d’affogato sopra di sè: il suo fisico è
tutto per la forca. Serbalo per l’impiccagione,
o buona sorte! E fa che la corda del suo destino
sia la gomena della nostra salvezza: sulla no‐
stra c’è poco da contare! Se non è nato per
finir sulla forca, il nostro caso è disperato.
- Exeunt.
- Rientra il Quartiermastro.
- Il Quartiermastro.
Giù l’albero di maestra! Presto! Più giù! più
giù! Cerchiamo d’incappare la vela.
- Si odono grida dal di dentro.
La peste a quelli strilloni! Urlano più della
tempesta e dei nostri comandi.
- Rientrano SEBASTIANO, Alonzo e Gonzalo.
Da capo? Cosa venite a fare? Dobbiamo la‐
sciare andare ogni cosa e affogare? Volete
proprio colare a fondo?
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