Pagina:AA.VV. - Commedie del Cinquecento, Vol. II, Laterza, 1912.djvu/417

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atto querto 405

          Aldabella.  Dice «che servigio» !
          Chi fece alla Spinetta voltar l’animo
          a’ fatti vostri? chi la fece uscirsene
          di casa per venir con voi?
          Albizo.  Che giovano
          coteste cose?
          Aldabella.  Essendo voi sollecito,
          si come dovevate, vi giovavano,
          Albizo, pur assai. Ora doletevi
          de’ casi vostri.
          Albizo.  Ah Dio!
          Aldabella.  Ma potrebbesi
          ancora a tutto rimediar.
          Bolognino.  Potrebbesi
          il mal che Dio ti dia!
          Aldabella.  Non vo’ rispondere
          a te, per ora.
          Albizo.  E come potrebbesi
          rimediar, ora?
          Aldabella.  No, no. Io son la pessima
          e la ribalda!
          Albizo.  Dite su, di grazia.
          S’ella è tornata a casa, che rimedio
          ho io?
          Bolognino.  Eh! Non li date piú udienza,
          padron. Andianne con Dio. Lasciatela
          nella malora, la ruffiana.
          Albizo.  Taci tu.
          Aldabella.  S’i’ sono una ruffiana e le mie opere
          non fanno piú per voi, dunque lasciatemi
          andare; non mi date piú molestia.
          Albizo.  Udite, mona Aldabella.
          Aldabella.  Lasciatemi
          andar, dico.
          Albizo.  Udite un po’, di grazia.
          Aldabella.  Non voglio udir chi sempre piú m’ingiuria
          con le parole.