Pagina:AA. VV. – Fiore di leggende, Cantari antichi, 1914 – BEIC 1818672.djvu/294

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Donne e donzelle ed ogni cavaliere,
tutta la corte di quel si ragiona:
Arnaldo di Gironda, il prò* guerriere,
cogli altri cavalier ne fa gran gioia:
poi venne il tempo che la sua mogliere
li parturi, senza nessuna noia,
ed in nel parto fece una fantina,
che fu piú bella che rosa di spina.
5
Le balie immantenenti le fur pòrte
che la fantina dovesson servire:
Arnaldo di Gironda e la sua corte
cogli altri cavalier si prende a dire:
— Come avrá nome la fantina forte? —
e ciascun dice: — Fatela venire. —
La fantina davanti fu arecata,
e ciascun dice: — Eléna sia chiamata. —
6
Arnaldo di Gironda, il prò’ guerriere,
poi che la figlia fu da maritare,
la mandò a Carlomagno, lo ’mperiere,
che ne facesse la sua volontade:
Carlo la die’ a un prode cavaliere
che di Parigi era podestade:
da Mompolier fu il cavalier pregiato,
messer Ruggieri per nome chiamato.
7
La roba, ch’ebe in dote la fantina,
si fu Gironda, la nobil cittade;
Arnaldo andò a star presso a la marina
ad una terra piena di bontade.
Rugier duo figli ha de la bella Eléna,
che riluceano molto in veritade;
l’uno ebe nome Arnaldo del cor fino,
e, per Gironda, l’altro, Girondino.