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l’aristotelismo e la teosofia 103


Sofia. Secondo questo, Aristotile non fece male a levare la difficultá del verso e de la fabula, poiché lasciò la dottrina con tanta altra serratura, che bastava per la conservazione de la scienzia ne le chiare menti.

Filone. Egli non fece male, perché vi remediò con la grandezza del suo ingegno, ma diede bene audacia ad altri non tali di scrivere in prosa sciolta la filosofia, e d’una manifestazione in l’altra venendo in mente inatte è stato cagione di falsificarla, corromperla e ruinarla.

Sofia. Assai mi hai detto di questo. Torniamo agli amori poetici de li dèi celesti: che ne dici tu di quegli?

Filone. Tel dirò: ma prima hai da sapere che, quali, e di quante maniere son questi dèi poetici, e di poi saprai degli amori loro.

Sofia. Tu hai ragione e però dimmi prima che dèi sono questi.

Filone. Il primo dio appresso li poeti è quella prima causa produttiva, conservatrice di tutte le cose de l’universo, il quale comunemente chiamano Iuppiter, che vuol dire padre iuvatore, per essere padre iuvatore di tutte le cose, poi che di nulla le fece e li diede l’essere: e gli romani lo nominorono ottimo grande, perché ogni bene e ogni essere procede da lui, e gli greci lo chiamorno Zeys, che vuol dire vita, perché da esso hanno tutte le cose vita, anzi egli è vita d’ogni cosa. È ben vero che questo nome Iuppiter fu participato da l’onnipotente Dio ad alcune de le sue creature le piú eccellenti; e nel mondo celestiale sortí questo nome il secondo de li sette pianeti, chiamato Iuppiter per essere fortuna maggiore e di chiarissimo splendore e di ottimi effetti nel mondo inferiore e quello che migliori, piú eccellenti e meglio fortunati uomini faccia con la sua constellazione e influenzia; e nel mondo inferiore il fuoco elementale si chiama ancora Iuppiter, per essere il piú chiaro e il piú attivo di tutti gli elementi e come vita di tutte le cose inferiori: ché (secondo dice Aristotile) col calor si vive. Questo nome fu ancora participato agli uomini: ad alcuni eccellentissimi, grandemente iuvativi a la generazione umana, come fu quel