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274 | nota |
5) servare fidem discet lasciva 1021;
6) presumibilmente i vv. 110-111 sonavano:
nequicquam Phorbas Amarillidis olim |
7) dopo il v. 126 ne furono tolti completamente tre3;
8) meis positura quietem | fervori bus 133 sg.4; i sei versi precedenti ebbero in origine un tenore diverso5.
Nella redazione B passarono le lezioni 3), 4) e 5); la 6) fu modificata come segue:
nequicquam defert Amarillidis olim |
di piú, non era ancora stato introdotto il v. 1147, che infatti in R si vede soggiunto nel margine inferiore della c. 4 v.
Redazione A:
1) fugiunt vineta cicade 58;
2) in luogo del v. 14 furono in origine i due versi seguenti:
quin montes vallesque cavas saltusque remotos, |
- ↑ Lezione rimasta in L (cfr. Hecker, p. 64).
- ↑ Del supposto Phorbas non si scorge che la s; nel v. successivo illi è appena visibile, defert è scomparso del tutto.
- ↑ Furono abrasi, e nel margine scritto «vacat».
- ↑ Cfr. Hecker, p. 46.
- ↑ In R appaiono scritti completamente sopra rasura. Ricorderò qui che furono anche raschiate le parole o parti di parola che ab initio erano state scritte al posto delle parole o parti di parola seguenti: parvas 10, speme 20, placidis 35, nunc solita 40, Iam certus 68, manibus e que ramis 72, le ultime due lettere di Non e tutto il resto del v. 84 eccetto lacrimis, le ultime due lettere di non e tutto il resto del v. 85 eccetto cythiso, flebis 86, ultur di vultur piú et di vivet con il cum seguente e le ultime due lettere di piscis 100, a di fusca e le tre parole veste per arva 124, Gallam 125, certissi di certissima 136. Dopo compos 22 fu abrasa completamente un’altra parola.
- ↑ Lezione passata in L. Nel secondo verso è venuto meno un piede, difetto per riparare al quale il poeta escogitò con nuovi ritocchi la lezione definitiva.
- ↑ Manca in L.
- ↑ Lezione passata in L (cfr. Hecker, pp. 64-5).
- ↑ Cosí li lesse lo Hecker (cfr. p. 48); oggi non se ne scorge piú nulla. Nel ri-