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La funzione dell’arte 61

per mezzo dell’arte, ci diventano accessibili tutti i sentimenti che s’agitano intorno a noi, come pure certi sentimenti provati mille anni prima di noi.

Se non godessimo della facoltà di accogliere le idee concepite dai nostri predecessori, e di trasmettere altrui le nostre, saremmo animali selvatici, oppure come Gaspare Hauser, l’orfano di Norimberga, il quale, per essere stato allevato nella solitudine, a sedici anni aveva l’intelligenza d’un bambino. E se ci mancasse l’attitudine a ricevere la impressione dei sentimenti altrui resi dall’arte, saremmo quasi ancora più selvatici, più divisi gli uni dagli altri, più ostili a vicenda. Donde risulta che l’arte è cosa importantissima, non meno importante del linguaggio stesso.

Siamo stati abituati a non comprendere nella denominazione d’arte se non quanto udiamo e vediamo nei teatri, nei concerti, nelle esposizioni, o quello che leggiamo nelle poesie e nei romanzi. Ora tutto ciò non è che l’infima parte dell’arte vera, colla quale palesiamo agli altri la nostra vita interiore, o intendiamo la loro. Tutta l’esistenza umana ribocca d’arte, dalle ninnenanne, dalle danze, dalla mìmica, dalle cantilene, agli uffizi re-