Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/58

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x 8 c Rì{j?ofta di Donn'Ippolito

gli occhì,de f quali dice il Vergerlo, fé ben non Io intende, Bc tutto ciò auiene in quei molti luoghi, ne i quali coli apertamente non fi ragiona : oue(fècondo il detto di coftui)già ui lo no innumerabili orecchie,& occhi aperti ; che fi come il fem- T>ìffcrezd tra plice Cridiano chiude gli occhi,& camina là, oue è indrizza- il fimptìce , er to da altri,cofi per il contrario colui,che ha il cuor doppio,no Ieretico, nel fifodisfadi (èguitar l’altrui parere,mauuoleuedereil fatto modo del ere- f u0 ,& unol elferfauio come Iddio,làpendo il bene & il male ; Gen° r0 ‘ & quello èiarouina nodra,& èunufcirfuorideHèminato,& Beliti io. er tra pi ant:are >° trasferire i termini,che hanno pollo i nodri pa- 27.irou.z i. è un a P r ^ r gl* occ hi 5 & uoler con le no Are mani farci un

uediméto di fra(che,come fecero i primi padri doppo fi bello Gf/j. 3. aprimento de gliocchi loro. Di quello aprire adunque parla

Leu * 6 il Vergerio. Ma noi,che per non cader nel peccato,ci conten

1/ ' càtolìco tiamo ^’eflèr ciechi in quella parte, diamo co gliocchi chiufi, crede femplice & ci balla,che il fommo facerdote entri folo in fan&a (ànòlo- mète fenica uo rum,& noi adoriamo con la faccia riuolta a quel luogo,(è ben lerlct uedtr a non ueggiamo tante cofela détro rinchiude. Et crediamo la minuto. legge, fe ben non habbiamo udito Iddio ragionar fui monte,

Exod. 15». er & riceuiamo l’euangelio, (è ben non fiamo (lati prefenti, ne a 2 °- udire,ne a uedere quando Crido predicaua.Et bada che cifia

lo.ult.20. f att0 intendere,Hic Deum adora ; che il tutto con femplicità crediamo fenza uolerla ueder cofi a minuto,come fanno quei il Cdtolico Jì Vergerij,& quei martiri arfinel Concilio di Codanza.Noi hfcU guidar ci conosciamo,chi per mani, chi per piedi, in quedo corpo di dachihaToffi Crido,& operiamo fecondo l’indrizzo di chi fono nodri oc- tìo dì indriz= chi,nodre orecchie,nodra lingua,& nodro capo, ne ci curia- ztrlo, vi ere mo di (àper piu oltre,colà che gli eretici non uogliono intendo non uol in ^ ere; p erG he hauédo la fuperbia per madre,uogliono eflèr pa- rizzo» rj j ne j ue dere,& neH’intendere,aqualunchealtro,&quedi(ò- no gliocchi, e l’orecchie aperte dell’euangelio,fecondo loro» Ma ueggiamo quel che reda.

Il Vergerio con tal’occhi aperti difpregiando ciò che fèn- habbia giudicato ogni altro,entra 'in catedra per dar fentenza di quanto giudica del Papa, de’ Cardinali ,& di tutto il rimanente