Pagina:Commemorazione di Adriano de Longpérier.djvu/15

Da Wikisource.
6 v. promis

sua attività; e se non lunghe, furono però numerose le memorie da lui redatte su una parte od un’altra delle ricchezze affidate alla sua direzione sino a quando, poco prima della Campagna del 1870, dopo lunga ed operosa carriera si ritirava ad onorato riposo. Tra questi scritti piacemi fare speciale menzione della tuttora incompleta illustrazione del Museo Napoleone III costituito dalla parte di quello ben noto del Marchese Campana, di Roma, passata a Parigi nel 18611.

Gran parte del suo tempo dedicava il Longpérier ai Musei nei quali aveva trascorsi più di vent’anni della sua esistenza, ma dotato di grandissima intelligenza, eragli possibile spaziare al tempo stesso nel vasto campo di studi diversi.

Quindi, mentre lo vediamo illustrare le varie parti del Museo del Louvre, egli dirige, come già dissi, col De Witte dal 1856 al 1874 la Revue Numismatique e vi inserisce numerosi e pregevoli articoli; scrive per riviste numismatiche italiane ed inglesi; collabora all’Athenaeum français che ebbe troppo breve vita; dà memorie alla Revue Orientale, al Journal Asiatique, alla Revue Archéologique, alla Gazette Archéologique, e finalmente al Journal des Savants di cui fu scelto a redattore nel 1874.

Nel 1854 l’istituto di Francia lo acclamava a suo Socio nella Classe di Iscrizioni e Belle Lettere, e ne fu membro attivissimo; fu chiamato a far parte di moltissime sue commissioni, fra le quali precipua quella per la pubblicazione del Corpus Inscriptionum Semiticarum, e quando due anni or sono il De Saulcy Presidente della medesima cessava di vivere, il Longpérier era scelto dai suoi Colleghi a succedergli. Suo incarico speciale era di attendere coll’illustre Waddington alla edizione del volume relativo alla Numismatica, ma gliene mancò il tempo.

Ebbe parte importante nella Commissione nell’esposizione universale di Parigi del 1867, e dieci anni dopo, sebbene la sua salute si fosse d’assai affievolita, non dubitò di accettare l’onorevole incarico di dirigere la esposizione retrospettiva del Trocadero che ebbe un magnifico esito. In tale faticosa opera ebbe la coadiuvazione del suo allievo ed amico sig. Gustavo Schlumberger, ben noto agli studiosi pella grandiosa sua pubblicazione sulla Numismatica dell’Oriente Latino. Il Governo attestava al

  1. Musée Napoléon III. Paris.